Home Attualità Silvia Chiassai Martini: “la Dirigente dell’Ist. Sup. L. Signorelli rettifichi le informazioni false circa la mancata disponibilità di una struttura aggiuntiva per la didattica in presenza”

Silvia Chiassai Martini: “la Dirigente dell’Ist. Sup. L. Signorelli rettifichi le informazioni false circa la mancata disponibilità di una struttura aggiuntiva per la didattica in presenza”

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Silvia Chiassai Martini: “la Dirigente dell’Ist. Sup. L. Signorelli rettifichi le informazioni false circa la mancata disponibilità di una struttura aggiuntiva per la didattica in presenza”

La Presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini ha scritto alla Dirigente scolastica dell’Istituto Superiore L. Signorelli chiedendo di rettificare le informazioni false date ai genitori degli alunni e diffuse anche a mezzo stampa e social, in merito alla possibilità di prendere in locazione una struttura che avrebbe permesso di fare didattica in presenza:

“In questo momento vedere un Dirigente scolastico che non collabora, non è un bel messaggio da mandare né agli studenti né alle famiglie. La Dirigente Beatrice Capecchi ha seguito insieme a me e al dirigente competente, tutto l’iter di valutazione dell’ultima proposta della struttura che la dirigente stessa aveva individuato in Casa Betania.

La Dirigente Capecchi era ben a conoscenza che il contratto esaminato con attenzione dalla Provincia di Arezzo e propostoci dalla proprietà dell’immobile dove dichiarava la non conformità dell’impianto e obbligava l’affittuario ad intervenire facendo dei lavori che di regola competono al proprietario e non certo al locatore. Lei stessa era a conoscenza delle condizioni abnormi poste dal proprietario dell’immobile e confermò le esagerazioni richieste comprendendo e concordando sulla non fattibilità dell’accordo.

La Provincia aveva la disponibilità dei fondi solo per la locazione e non per lavori straordinari di competenza del proprietario.Invito pertanto la Dirigente a rettificare immediatamente quanto ha comunicato in maniera scorretta, poiché non ha trovato un immobile adatto e a norma e sa benissimo che la responsabilità non è certo della Provincia; ma semplicemente di un immobile non a norma ed una proprietà non disposta a provvedere a quanto di sua competenza.

Sono profondamente amareggiata per l’ atteggiamento di una Dirigente Scolastica che trova più facile fare accuse infondate alla Provincia di Arezzo, che si era occupata fattivamente di tutto l’iter burocratico per il finanziamento, dando alla Dirigente ampia disponibilità nella ricerca di locali.”