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Bandiere a mezz’asta nel “Giorno della Memoria”

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Bandiere a mezz’asta nel “Giorno della Memoria”

Nei prossimi mesi saremo impegnati in una campagna per offrire ai cittadini castiglionesi la possibilità di conoscere i luoghi della Memoria come Auschwitz, Mauthausen e Birkenau affinché la ‘Memoria’ non sia soltanto un orpello del passato ma sia assolutamente attuale”.

Così Massimiliano Lachi, nel “Giorno della Memoria”, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. E oggi, all’esterno del comune di Castiglion Fiorentino, proprio per commemorare le vittime della Shoah, sventolano le bandiere a mezz’asta.

“Il 27 gennaio” – continua Lachi – “è una data simbolo che anche quest’amministrazione, negli anni, ha cercato di celebrare questa giornata in modo diverso assistendo a rappresentazioni teatrali, cinematografiche, cercando sempre di dare dei contenuti importanti. Quest’anno non lo possiamo fare per motivi legati alla pandemia da Covid-19 ma crediamo che sia importante che arrivi un messaggio a tutti che dimostri quanto quest’amministrazione e in generale la politica sia attenta a questi temi cercando di essere sempre una valida sentinella contro quelle derive alle quali spesso si assistiamo”.

L’Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nello stesso giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.

Gli articoli 1 e 2 della legge 20 luglio 2000 n. 211 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.”