Danni Collaterali: ecco quello che emerge dal rapporto sorveglianza dei vaccini covid-19

di Stefano Pezzola

Chi ha avuto modo di leggere il Rapporto n. 5 ) sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19 elaborato da AIFA, alzi una mano?

Al seguente link il file pdf dell’elaborato completo e composto da n. 38 pagine.

LINK PER SCARICA IL RAPPORTO DI SORVEGLIANZA VACCINI COVID-19

Di che cosa si tratta?

Leggiamo assieme l’introduzione al Report.

Nessun prodotto medicinale può essere mai considerato esente da rischi. Ognuno di noi, quando decide di servirsi di un farmaco o di sottoporsi a una vaccinazione, dovrebbe avere presente che quello che sta facendo è bilanciare i benefici con i rischi. Verificare che i benefici di un vaccino siano superiori ai rischi e ridurre questi al minimo è responsabilità delle autorità sanitarie che regolano l’immissione in commercio dei prodotti medicinali. Servirsi di un farmaco in maniera corretta, ponderata e consapevole è responsabilità di tutti”.

Il nostro Paese è dotato secondo AIFA di un sistema di farmacovigilanza che, ormai da molti anni, dedica un’attenzione particolare e un apposito impianto organizzativo proprio al monitoraggio di quello che succede dopo la somministrazione di un vaccino.

Si tratta di un sistema aperto, dinamico, cui tutti (professionisti sanitari, pazienti, genitori, cittadini) possono inviare le proprie segnalazioni contribuendo al monitoraggio dell’uso sicuro dei vaccini e dei medicinali in genere.

Possono appunto, o meglio potrebbero.

Una corretta informazione è alla base di ogni scelta consapevole ed il Report AIFA intendeva offrire a tutti in data 27 maggio 2021 un’informazione tempestiva, comprensibile e consolidata.

Così da poter sottoscrivere il consenso informato in modo consapevole, bilanciando i rischi e benefici.

Sfogliamo con attenzione il Report per giungere a pag. 25).

Eccola:

Il numero di decessi osservati nella popolazione vaccinata entro la prima e la seconda settimana dalla prima o seconda dose sono significativamente inferiori rispetto ai decessi attesi” dichiara AIFA.

Su 21 milioni di prime dosi di vaccino inoculate i decessi attesi da AIFA erano 46.636 ovvero lo 0.22% rispetto al numero dei vaccinati.

I decessi direttamente “correlati” al vaccino sono risultati invece 385 nel periodo 27.12.2020 -26.5.2021.

AIFA ci tiene anche a ribadire che “i database di farmacovigilanza non sono registri clinici ma raccolte di segnalazioni spontanee di eventi in cui un segnalatore ritiene che ci possa essere un sospetto di relazione da approfondire tra vaccinazione ed evento avverso”.

Analizziamo adesso la tabella a pag. 26.

Eccola:

AIFA tiene nuovamente a evidenziare che “i dati ISTAT 2019 non tengono conto dell’incremento della mortalità da malattia COVID-19 avvenuto nel 2020, che incide nella valutazione del rischio, sottostimando gli eventi attesi”.

Su 10 milioni di seconde dosi di vaccino inoculate i decessi attesi da AIFA erano 14.724 ovvero lo 0.14% rispetto al numero dei vaccinati con doppia dose.

I decessi direttamente “correlati” alla seconda dose del vaccino sono risultati invece 121 nel periodo 27.12.2020 -26.5.2021.

AIFA tiene poi a precisare che un evento avverso è un qualsiasi episodio sfavorevole che si verifica dopo la somministrazione di un farmaco o di un vaccino, ma che non è necessariamente causato dall’assunzione del farmaco o dall’aver ricevuto la vaccinazione.

Una reazione avversa, invece, è una risposta nociva e non intenzionale a un farmaco o a una vaccinazione per la quale è possibile stabilire una relazione causale con il farmaco o la vaccinazione stessa.

Per distinguere, quindi, se siamo di fronte a un evento avverso o a una reazione avversa, dobbiamo valutare se è possibile risalire a una causa legata al prodotto medicinale.

Non è sufficiente che l’evento si sia verificato a breve distanza dalla vaccinazione o dall’assunzione del farmaco.

Un effetto indesiderato infine è un effetto non intenzionale connesso alle proprietà del farmaco o del vaccino, che non è necessariamente nocivo ed è stato osservato in un certo numero di persone.

Si tratta quindi di un possibile effetto noto, verificatosi nel corso del tempo e considerato accettabile.

La seguente tabella riporta il numero dei decessi per milione di abitanti riconducili al Covid-19 nel nostro Paese.

Torniamo ad applicare il sillogismo aristotelico ovvero quel tipo di ragionamento dimostrativo che fu teorizzato per la prima volta da Aristotele, il quale, partendo dai tipi di termine maggiore (che funge da predicato nella conclusione), medio e minore (che funge da soggetto nella conclusione) classificati in base al rapporto contenente-contenuto, giunge ad una conclusione collegando i suddetti termini attraverso brevi enunciati (premesse).

Nei primi sei mesi di inoculazione del vaccino, AIFA ipotizzava decessi per reazioni avverse riconducibili alla prima e seconda dose pari a 61.360.

Sono numeri ma stiamo parlando di persone.

Ciò che potremmo chiamare – parafrasando un film di successo – danni collaterali.

L’ente preposto a fornire garanzie sulla sicurezza dei farmaci era – o meglio è tutt’oggi – disposto ad accettare un rischio altissimo senza avere nessuna garanzia o dato a supporto su eventuali benefici.

AIFA ci ricorda però che “un ampio numero di segnalazioni non implica una maggiore pericolosità del vaccino, ma è indice dell’elevata capacità del sistema di farmacovigilanza nel monitorare la sicurezza”.

A questo punto alzi la mano chiunque abbia avuto una reazione avversa grave al vaccino (prima, seconda o terza dose) e sia assolutamente certo che sia stato inviata dal suo medico la segnalazione in AIFA!

Credo opportuno concludere queste mie righe segnalando che cosa scrive AIFA sul Report pubblicato il primo dicembre 2021.

La vaccinazione comporta benefici quali la possibilità di frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità nella fascia di età 5-11 anni”.

Tutto incredibilmente per il nostro bene!

Compresi i danni collaterali, già in preventivo.

© Riproduzione riservata

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