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Giorno del Ricordo: “Ricordare sempre, ricordare tutto”

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Giorno del Ricordo: “Ricordare sempre, ricordare tutto”


Si celebra il 10 febbraio il “Giorno del Ricordo”, istituito dal parlamento italiano con la legge n. 92 del30 marzo 2004 voluta dal Presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, per ricordare gli italiani trucidati nelle foibe e il dramma dell’esodo di molti cittadini istriani, fiumani e dalmati avvenuto sul finire della Seconda guerra mondiale.

Nel 2006, durante la prima celebrazione del Giorno del Ricordo al Palazzo del Quirinale, il Presidente Ciampi conferì la Medaglia d’Oro al Merito Civile a Norma Cossetto (giovane istriana che nel 1943 fu violentata e infoibata, come migliaia di vittime italiane) consegnandola alla sorella Licia.

In quell’occasione il Presidente Ciampi ebbe a dire:.
[…] E’ giusto che agli anni del silenzio faccia seguito la solenne affermazione del ricordo.
Il riconoscimento del supplizio patito è un atto di giustizia nei confronti di ognuna di quelle vittime, restituisce le loro esistenze alla realtà presente perché le custodisca nella pienezza del loro valore, come individui e come cittadini italiani. L’Italia non può e non vuole dimenticare […]”.

Nel luglio del 2020 il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, ha fatto un gesto storico, rendendo omaggio ai morti italiani della foiba di Basovizza a Trieste, dove furono gettati 2 mila italiani tra militari e civili ricordando i tragici avvenimenti con queste parole: “ La storia non si cancella … le esperienze dolorose non si dimenticano”.

Questo il commento del sindaco Lorenzo remo Ricci:
“Ricordare sempre, ricordare tutto ”il monito del Presidente del Senato Casellati per non dimenticare. L’amministrazione del comune di Castel Focognano intende commemorare il Giorno del Ricordo e la tragedia delle foibe nel rispetto delle vicende storiche di quegli anni contro ogni forma di negazionismo e lettura di parte. Vogliamo,inoltre, ricordare l’esodo di centinaia di migliaia di italiani dell’Istria, Fiume e Dalmazia ed esprimere vicinanza agli esuli o figli di esuli e a chi ha perso dei cari in questo tragico periodo” .