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La Fondazione Arezzo Intour presenta l’Arezzo Destination Academy

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La Fondazione Arezzo Intour presenta l’Arezzo Destination Academy

Ispirazione, divulgazione, condivisione e formazione: la Fondazione Arezzo Intour presenta l’Arezzo Destination Academy, il nuovo progetto dedicato agli operatori turistici e a chi si occupa di sviluppo territoriale, che mira a fare crescere professionalità, offerte, servizi.

A un anno dall’inizio della pandemia che ha cambiato in maniera drastica le persone, le abitudini e gli stili di vita, è necessario “ripensare”, per poi “ripartire”.

Anche e soprattutto nel mondo del turismo per il quale è molto difficile stabilire adesso quale sarà la “new normality” e per il quale servono strumenti e idee che siano di ispirazione per disegnare futuri scenari: si dovrà infatti rispondere a nuove esigenze del viaggiatore, nuovi trend, nuovi comportamenti di acquisto.

Proprio per supportare gli operatori turistici in questa difficile fase di “ripartenza” l’Arezzo Destination Academy ha già predisposto il “Laboratorio di progettazione esperienze”, un percorso creato per fornire tutti gli strumenti necessari alla costruzione di “experience”.

Il percorso è a numero chiuso. Tutti gli interessati possono candidarsi a partecipare anche se la priorità di prenotazione è riservata ai soci della Fondazione per i quali sono stati previsti importanti vantaggi.

L’Academy si occuperà anche di “divulgazione”. Verranno organizzati incontri a tema dove si parlerà di “tendenze” e nuovi prodotti turistici del territorio. Tra i primi argomenti il digital detox.

Ci saranno poi eventi multidisciplinari realizzati attraverso “Open day lab”, appuntamenti periodici aperti a tutti finalizzati a “ispirare” attraverso la conoscenza di storie di successo, “buone pratiche” o incontri con personaggi che hanno ideato nuovi modelli di business.

Allo studio anche la costruzione di una “human library”, un catalogo di persone (come se fosse un catalogo di libri) dove imprenditori di qualsiasi genere, nonne e nonni, professionisti possono essere gratuitamente “presi in prestito” per un’ora e raccontare la loro storia o il loro punto di vista all’insegna della “condivisione”.