Le discutibili dichiarazioni di Giani: “chi non si vaccina si chiuda in casa e viva come una monade isolata”

La battaglia tra pro vax e no vax continua ad imperversare anche se, nel mezzo, permane una serie interminabile di interrogativi ancora senza risposta. L'intervento di Giani: "Chi non è vaccinato sarà sempre più escluso dai luoghi pubblici".

Confusi, storditi, angosciati. Da diversi mesi, ormai, la popolazione italiana si è ritrovata inconsapevolmente vittima di una profonda spaccatura: da un lato i pro vax, che rivendicano intelletto, conoscenza, scolarizzazione e ragione; dall’altro i no vax, che incitano al sospetto e al complotto.

Nel mezzo di questa battaglia restano svariati dubbi, ad esempio nonostante il grande numero di persone vaccinate ad oggi i contagi sono cresciti esponenzialmente rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente quando nessuno era vaccinato.

Nei giorni scorsi (per esattezza il 27 agosto), le dichiarazioni del governatore della Toscana Eugenio Giani nei confronti di chi rifiuta il vaccino contro il Covid-19 hanno destato numerose perplessità.

Ecco cosa ha dichiarato:
“Chi si è vaccinato, chi ha dimostrato la propria attenzione alla comunità, cercando di limitare la possibilità di essere veicolo di contagio verso altri, è giusto che abbia più possibilità di accesso e quindi con il green pass può andare sostanzialmente ovunque. Chi non si è vaccinato non può vivere le stesse condizioni, è bene che stia a casa. Se ha voluto fare una scelta individuale, si chiuda in casa e viva come una monade isolata. A queste persone dico che dovrebbero avere una grande crisi di coscienza perché hanno fatto prevalere la loro dimensione egoistica e la comunità verso chi fà prevalere la dimensione egoistica, certo è libero di farlo, ma è bene che stia a casa”.

Nella serata di lunedì 30 agosto, durante una successiva diretta Facebook il Presidente Giani fissa anche una data:
“Dal 1 ottobre non ci saranno più scuse che non si è vaccinato si troverà ad essere sempre più interdetto alla possibilità di stare in luoghi pubblici, non per cattiveria ma semplicemente perché se diventa uno strumento è un veicolo di trasmissione del virus non ce lo possiamo permettere, noi nei luoghi pubblici vogliamo chi ha responsabilità di fronte alla comunità”

Non credete che queste affermazioni del Governatore della Toscana siano fortemente discutibili. Limitare la libertà delle persone che non hanno voluto, ho potuto vaccinarsi dicendo, “dovete chiudervi in casa, non dovete vivere la vita pubblica” omettendo di dire che chi è vaccinato può contagiare come tutti gli altri e che per il Green Pass si può ottenere oltre che con la vaccinazione anche con un tampone molecolare o rapido con risultato negativo.

Le vaccinazioni prevengono realmente la diffusione dell’infezione virale o cercano solo di mitigare l’espressione della malattia Covid, qualora questa venga contratta. Dalla narrazione di Giani sembra che vaccinarsi sia l’unico strumento per evitare il contagio o che le persone non vaccinate siano le uniche a trasmettere il virus.

E ancora, un forte dubbio è questo, se una persona vaccinata contrae la malattia, ma non se ne accorge, esiste la possibilità che avendo libertà di incontrare altre persone grazie al Green Pass diffonda ulteriormente il virus anche a soggetti definiti “fragili”, come è già successo in molti casi in Italia.

In mezzo a questi interrogativi navighiamo incerti tutti quanti, vaccinati e non.
Vittime di un virus che ancora non ne vuol sapere di abbandonarci.
Vittime di un futuro sempre più incerto.
Vittime di un vortice incolmabile di dubbi che nessuno, ancora, è riuscito a risolvere.

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