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San Giovanni più verde con il progetto Carbon Neutral 2030

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San Giovanni più verde con il progetto Carbon Neutral 2030

“Vogliamo intervenire con misure decise ed intense nel settore dell’ambiente per migliorare la qualità della vita dei residenti e perché il nostro paese faccia la sua parte nella tutela ecologica contro il riscaldamento globale e l’inquinamento”.

Così l’assessore all’ambiente Laura Ermini, ha annunciato, nell’ultima seduta del consiglio comunale, la candidatura  al  progetto “Toscana Carbon Neutral” che ha, come obiettivo, quello di aumentare la quantità di verde in città.

In caso di accesso ai finanziamenti regionali, saranno messi a dimora 190 alberi e 1192 arbusti che creeranno un vero e proprio bosco urbano; oltre ad assorbire anidride carbonica e inquinanti, la flora contribuirà a ridurre il rumore e migliorare il bilancio idrico.

Il progetto investirà l’intero abitato di San Giovanni Valdarno con azioni coordinate a nord e a sud del Comune. A nord sarà interessata l’area sportiva con la piantumazione di 35 alberi ed arbusti e la realizzazione di una zona a prato libera in mezzo e percorsi pedonali interni.  Dalla parte antistante allo stadio Calvani partirà la ciclabile che si collegherà a via Bolzano e, dall’area sportiva dinanzi al Palagalli, si biforcherà andando da un lato a congiungersi con la ciclopista dell’Arno, dall’altro passerà di fronte allo stadio, percorrerà via Perugia e, dopo aver attraversato viale Gramsci, correrà sopra il Canale Battagli fino a piazza Bologna arrivando, quindi, in centro.

Diversamente, a sud, si effettuerà un importante intervento di forestazione lungo l’Arno con 155 alberi e arbusti. Un tratto di pista ciclabile permetterà l’agevole passaggio dalla zona urbanizzata alla ciclopista dell’Arno.

Sarà proprio la ciclopista a costituire l’elemento di collegamento tra i due interventi, creando unità e continuità .

“L’obiettivo è il miglioramento della qualità dell’aria attraverso l’aumento della biodiversità in ambito urbano, intervenendo su spazi pubblici esistenti e riequilibrando gli ecosistemi con l’introduzione di piante in linea con quelle naturalmente presenti sul nostro territorio; in ambito infrastrutturale, invece, miriamo a favorire l’accessibilità alle aree verdi e ai servizi, potenziando i percorsi ciclopedonali che sono un punto nevralgico della mobilità urbana”, aggiunge Ermini.

Le piante saranno in linea con la forestazione locale e, a questo scopo, è stata valorizzata la specie arborea della Quercia di Renacci ma verranno piantati anche pioppi, frassini, allori, platani, farnie. Sono state previste 11 specie vegetali, scelte appositamente per limitare il rischio di deperimento e morie in caso di diffusione di malattie. Ma queste piante hanno la caratteristica principale di essere quelle con la più alta capacità di sequestro di anidride carbonica e sostanze inquinanti; gli arbusti, scelti con le medesime peculiarità, saranno posizionati, principalmente, nelle linee di confine delle aree di intervento e in prossimità delle strade. “L’ecosistema che si vuole creare – spiega l’assessore Laura Ermini – dovrebbe essere stabile e resiliente, in grado di offrire numerosi servizi, fra cui la mitigazione dell’isola di calore urbano ma anche l’ottimale deflusso delle acque piovane per le azioni delle radici e dei microrganismi ad esse associati che contribuiscono anche a migliorare le caratteristiche fisio-chimiche del terreno”.

L’acquisto delle piante avverrà in vivai situati entro i confini della Regione privilegiando, quindi, la filiera corta e le aziende della zona.

“Un progetto importante nel quale crediamo molto – commenta il sindaco Valentina Vadi – poichè i temi della sostenibilità ambientale e della mobilità alternativa sono centrali nella programmazione di questa Amministrazione comunale. Auspico che la Regione apprezzi e valorizzi il progetto, sostenendolo economicamente. Io vorrei ringraziare l’assessorato all’ambiente e gli uffici comunali per il lavoro svolto”.

Se il progetto sarà ammesso, nel Comune di San Giovanni saranno realizzate opere forestali, ambientali e strutturali per un valore di oltre 440mila euro.