Tutti vogliamo tornare a come erano le cose prima del Covid-19

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di Stefano Pezzola

Non c’è alcun bisogno di credere che esista un’élite di psicopatici che impone direzioni inquietanti a questo mondo sciagurato.

Non c’è bisogno di crederlo, perché in realtà basta ascoltare con le proprie orecchie e prenderne semplicemente, atto.

E magari agire di conseguenza”.

Quando guarda allo stato del mondo in questo momento qual è la prima parola che le viene in mente?

La parola RESET mi pare appropriata perché ora stiamo ancora combattendo il virus ma possiamo essere piuttosto ottimisti dopo l’annuncio dei vaccini. Adesso dobbiamo pensare a come strutturare, come progettare l’era del post covid” (Klaus Schwab).

Tutti vogliamo tornare a come erano le cose prima del Covid-19. Per fermare rapidamente future pandemie, dobbiamo essere in grado di individuare focolai di malattie non appena si verificano in qualsiasi parte del mondo. E ciò richiede un sistema di allert globale” (Bill Gates).

Premetto, sono contro ogni forma di violenza, non se ne parla proprio.

Non mi piacciono gli estremi di follia.

E non mi sento un complottista ma neppure un fesso che può credere a questa stucchevole narrazione che ormai da 24 mesi racconta una guerra con un nemico (il virus) ed un’unica strategia di attacco/difesa (il vaccino).

Credo inoltre che la protesta che stanno portando avanti i no green pass sia legittima e la considero una lotta civile importante.

La Carta costituzionale è certamente dalla loro parte.

Non è plausibile in un paese normale – citando Enzo Biagi – ordinare un trattamento sanitario obbligatorio per tutti senza tenere conto della volontà di alcuni.

Inoltre non si è discusso pubblicamente – e si continua a non discuterne – sulle conseguenze che questo siero può avere sulle persone.

Nessuno e ripeto nessuno può quindi affermare di sapere cosa succede una volta inoculato, poiché nessuno, benché meno i medici, è a conoscenza del loro contenuto.

In fondo sta tutto qua la questione.

Non è mica così complicato da capire?.

Non c’entrano nulla le posizioni estreme novax.

E’ molto piu’ semplice, moltissimi non si fidano di questi vaccini e ritengono che non siano assolutamente una soluzione poiché non tengono conto dell’imprescindibile rapporto rischi/benefici.

Non c’è fiducia in questi vaccini, soprattutto in Cominarty di Pfizer BioNTech, perché i dati forniti sulle reazioni avverse sono contraddittori e parziali.

E mi pare una posizione di buon senso, condivisibile e che necessiti di un approfondimento serio, rifuggendo da ideologie ed ordini di scuderia.

Farmaci, vaccini, procedure mediche e chirurgiche devono essere valutate singolarmente: non si può essere pro o contro a priori, si devono esaminare con la massima cura possibile limiti, vantaggi ed effetti negativi.

E allora a quasi un anno dall’inizio della piu’ grande campagna di vaccinazione globale. proviamo a disegnare due scenari.

I vaccini contro il Covid sono efficacissimi e privi di effetti nocivi e se questo è vero, i vaccinati, essendo immunizzati, non corrono rischi dai non-vaccinati.

E coloro che non vogliono vaccinarsi e protestano contro il green pass sono soltanto degli sprovveduti, si ammaleranno e probabilmente moriranno.

I dati però sembrano non confermare assolutamente questo scenario.

I vaccini a mRNA risultano scarsamente efficaci nei confronti del virus, già di per sé oggetto a mutazioni.

E moltiplicare le dosi non serve ad incrementarne l’efficacia.

Ma soprattutto i vaccini mRNA non hanno fugato i dubbi sul fatto che molti vaccinati abbiamo in realtà subito danni cardiologici e neurologici gravi o addirittura siano deceduti.

Le segnalazioni da parte dei clinici negli ospedali sono pressoché inesistenti.

Non esiste farmacovigilanza attiva.

Non c’è correlazione” è la parola d’ordine!

Eppure esistono terapie mediche efficaci a domicilio ignorate da sempre.

A me oggi basterebbe chiedere a chi ci governa di essere finalmente all’altezza della sfida, fissando regole indispensabili per il bene pubblico, definendo metodi di somministrazione delle cure chiari e a tutela della salute delle persone.

A me basterebbe una via solidale d’uscita a questo dramma collettivo che ora, con più drammatica violenza, sta infierendo dividendo le persone.

Altro che dittatura sanitaria!

A me pare molto peggio.

E pensare che la pietà cristiana, la coscienza civile e la consapevolezza vanno sempre d’accordo e potrebbero aiutarci in questo momento a camminare nella giusta direzione stando tutti alla larga dagli estremismi.

L’obbligo del green pass per andare a lavorare esiste soltanto in Italia.

E questo già di per se è un estremismo di stato!

Stefano Pezzola
Stefano Pezzola
Dopo oltre 17 anni di lavoro presso la Color Service Srl di cui sono stato amministratore e co-fondatore ho iniziato un nuovo percorso lavorativo con la mia nuova azienda. Questi alcuni dei miei servizi offerti ai clienti: sviluppo del brand, crescita dei contatti Web, interfaccia utente del sito Web e introiti pubblicitari. Sviluppo di una strategia del brand e di sistemi statistici. Consulenza strategica, comprensiva dello sviluppo di piani aziendali e strategie di vendita. Consulenza per nuove aziende sulla formazione di strutture corporate, stesura di linee guida sulla privacy e strutturazione di transazioni commerciali. Da oltre 15 anni sono Direttore del giornale Online ArezzoWeb.it

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