Basta Bollettini Covid-19: siete d’accordo?

di Stefano Pezzola

““Bisogna ricominciare a vivere, basta bollettini” ha dichiarato qualche giorno all’Adnkronos la dottoressa Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, commentando il report diffuso come ogni venerdì dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Dobbiamo ricominciare a vivere a pieno regime – ha aggiunto la dottoressa – ne abbiamo bisogno da tutti i punti di vista“.
Io personalmente non pubblicherei più i dati – ha concluso – perché ritengo non abbiano più senso in termini di capacità di orientare il comportamento delle persone“.
Sono d’accordo.

Basta anche e soprattutto ai bollettini giornalieri inviati dalle Regioni e dalle Aziende Sanitarie che poco o nulla hanno a che fare con la statistica e le analisi puntuali e corrette delle dinamiche sull’evolversi del virus.
Numeri sulla cui attendibilità da più parti negli ultimi mesi sono stati richiesti chiarimenti e verifiche.
Onde per cui con il Report di esteso di Sorveglianza, impatto infezioni ed efficacia vaccinale redatto dall’Istituto Superiore della Sanità aggiornato al 30 marzo 2022 avremmo pensato di concludere le nostre analisi numeriche e statistiche inerenti il virus SARS COV-2.
Analisi iniziate dal mese di agosto 2021 e che hanno accompagnato i nostri lettori ogni settimana con tabelle e dati pubblicati dall’ISS, debitamente rimodulati per renderli di agevole consultazione.
Al seguente link è possibile quindi scaricare questo ultimo documento completo in formato pdf (Report Esteso ISS 30 marzo 2022).
Dall’inizio dell’epidemia alle ore 12 del 30 marzo 2022 sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19 14.439.173 casi, di cui 156.812 deceduti.
Dall’ultima indagine rapida sulla prevalenza e distribuzione delle varianti di SARS-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia, condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, è emerso che in Italia il 7 marzo 2022 la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata del 99,86%.
Raggiungiamo quindi per l’ultima volta pag. 26) del Report per analizzare la tabella 4A) denominata “Popolazione Italiana di età superiore ai 12 anni e numero di casi Covid-19 segnalati per stato vaccinale e classe di età”.

Le diagnosi di positività al 27.3.2022 sono 1.594.849 i cui 310.324 (19%) tra i non vaccinati e 1.284.615 (81%) tra i vaccinati.
Preme sottolineare che il numero dei contagiati tra le persone che hanno ricevuto il ciclo completo con dose aggiuntiva/booster è di 919.400 pari al 58%.

Proseguiamo raggiungendo pag. 27) e precisamente la tabella 4B denominata “Popolazione italiana di età superiore ai 12 anni e numeri di casi Covid-19 ospedalizzati e ricoverati in terapia intensiva per stato vaccinale e classe di età”.
Le ospedalizzazione al 12.3.2022 sono 17.536 di cui 4.164 (24%) tra i non vaccinati e 13.372 (76%) tra i vaccinati.
I ricoveri in terapia intensiva al 13.3.2022 sono invece 907 di cui 272 (30%) tra i non vaccinati e 635 (70%) tra i vaccinati.
Preme ancora evidenziare che il numero dei ricoverati in TI tra le persone che hanno ricevuto il ciclo completo con dose aggiuntiva/booster è pari a 438 ovvero il 48%.
Concludiamo raggiungendo a pag. 28) la tabella 4C) denominata “Popolazione italiana di età superiore ai 12 anni e numeri di casi Covid-19 deceduti per stato vaccinale e classe di età”.

I decessi al 6.3.2022 sono 3.798 di cui 1.149 (30%) tra i non vaccinati e 2.649 (70%) trai vaccinati.
Anche in questo caso occorre evidenziare che il numero dei decessi tra le persone che hanno ricevuto il ciclo completo con dose aggiuntiva/booster è di 1.688 pari al 44%.

How easy it is to make people believe a lie, and how hard it is to undo that work again”.
Una frase presente negli appunti dettati da Mark Twain per la sua autobiografia che letteralmente potrebbe essere tradotta in italiano con: “com’è facile far credere alle persone una bugia, e quanto è difficile annullare di nuovo quel lavoro” che a dirla tutta suona davvero stonata e sconnessa grammaticalmente.
Il concetto rimane però corretto e assolutamente condivisibile e possiamo riportarlo con la frase che da molto tempo circola in rete ovvero  “è molto più facile ingannare la gente che convincerla che è stata ingannata”.

Caro lettore, forse ancora non Ti è chiaro che contrariamente a quanto affermato da Mario Draghi l’unico “condizionatore” da spengere, se non l’hai già fatto, è la televisione.

So bene che è facile dire “non guardare troppa televisione”, senza tenere conto che si tratta della forma di informazioni e intrattenimento più economica ed accessibile che qualsiasi famiglia media ha tra le mani.
Tutto questo è evidente, non si può negare.
E’ facile e non troppo impegnativo accendere la TV la sera ascoltando che cosa hanno da raccontare i telegiornali nazionali.
Molti scienziati hanno però confermato che la televisione – e non parliamo poi della pessima televisione filo governativa alla quale siamo abituati negli ultimi anni – crea uno stato simile all’ipnosi, in cui le operazioni logiche, la comprensione, la creatività e l’associazione vengono annullate.

Per molte persone assuefatte al messaggio televisivo i numeri analizzati sopra non dicono assolutamente nulla perché queste persone purtroppo non hanno più la capacità di analisi.
Sono dentro ad una loro “storia” fatta di mascherine all’aperto, vaccini super efficaci e sicuri e green pass e nulla potrà risvegliarli da questo stato di dissociazione cognitiva.

Basta bollettini” invoca la dr.ssa Gismondo?
Mettiamola così.
Avremmo pensato – dopo alcune riunioni di redazione – che chi è interessato a valutare settimanalmente i dati per capire e sviluppare un pensiero critico libero da condizionamenti, lo fa da moltissimi mesi e lo continuerà a fare in autonomia, poiché sa dove reperire i documenti e non ha bisogno di un organo di informazione che riassuma questi numeri.
Chi è dentro la “bolla Covid-19”, all’interno della quale la coscienza è manipolabile ed il cervello funziona appena, non ha bisogno di numeri, anzi gli creano fastidio.

La capacità critica è “addormentata” e per questo desiderano comprare soltanto la narrazione rassicurante di cui hanno credono di avere bisogno.
E non saremmo noi ad arrogarci il diritto di provare a svegliarli.
Provare a risvegliare il cervello assuefatto ad una specie di letargo ove è difficile focalizzare la mente su qualche cosa, è soltanto un processo individuale, strettamente personale.
Molti studi indicano che acquisire informazioni dalla televisione aumenta gli stati di stress ed irritazione, causando un incremento allarmante della produzione di colesterolo nell’organismo.

In questi drammatici giorni le immagini televisive hanno spostato il focus dal virus Sars Cov-2 al dittatore Vladimir Putin.
Abbiamo cambiato nemico, ma purtroppo la sostanza non cambia.
Fra qualche giorno non pubblicheremo piu’ neppure i report giornalieri inviati dall’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est e dalla Regione Toscana, questo chiaramente dopo che avremo verificato se la nostra idea possa incontrare il favore dei nostri lettori.

Concludo invitando tutti ad iniziare a chiamare il “Super Green Pass” – l’inutile QrCode che nessun effetto di contenimento ha prodotto sui contagi, ma anche sulle ospedalizzazione come mostrato dai dati sopra – con il suo vero nome, ovvero “Obbligo Vaccinale senza assunzione di responsabilità da parte dello Stato“, come ricorda la dr.ssa Gismondo.

 

 

© Riproduzione riservata

Condividi articolo:

I più letti

ARTICOLI CORRELATI
RELATED