Eliminate l’impossibile, qualsiasi cosa rimanga, per quanto improbabile, sarà la verità

di Stefano Pezzola

Al seguente link è possibile scaricare la lettera aperta inviata dal dr. Geert Vanden Bossche a tutti gli autori, scienziati ed esperti del mondo e a tutta la popolazione.
(Lettera dr. Geert Vanden Bossche)

Poiché i prodi cacciatori di fake news e i debunker di professione come David Puente o Jualli Pili di Open o il gruppo di Bufale.net prediligono iniziare tutte le loro narrazioni sollevando dubbi sull’attendibilità dei medici che provano ad analizzare la questione Covid-19 da un diverso punto di vista, inizio con segnalare che il dr. Geert Vanden Bossche è un virologo indipendente ed esperto di vaccini, precedentemente impiegato presso GAVI e The Bill & Melinda Gates Foundation.
Al seguente link puoi raggiungere il suo sito consultando il curriculum vitae e professionale:
https://www.voiceforscienceandsolidarity.org

“I membri dell’OMS saranno ritenuti responsabili per le drammatiche conseguenze che questi esperimenti biologici sugli esseri umani potrebbero eventualmente comportare” leggo sulla home page del suo sito.
Vabbè, il solito medico complottista, antivaccini e border line!
“Sono tutto tranne che un no-vax, come scienziato di solito non mi appello a nessuna piattaforma per rilasciare documenti o comunicare su argomenti relativi ai vaccini. In qualità di virologo ed esperto di vaccini, faccio un’eccezione quando le autorità sanitarie consentono di somministrare vaccini minacciando la salute pubblica, ovvero quando le prove scientifiche vengono per la maggior parte ignorate. L’attuale situazione è estremamente critica”.

Queste però non mi sembrano parole di un esaltato e pericoloso novax, tutt’altro.
Questo tipo di vaccini profilattici sono completamente inappropriati e persino altamente pericolosi, se utilizzati in campagne di vaccinazione di massa durante una pandemia virale“.
Adesso ne ho la conferma, posso continuare con la lettura integrale della lettera del dr. Geert Vanden Bossche, sono di fronte ad un medico, un virologo, un professionista che parla con competenza e pacatezza, invitando ad una riflessione serena e non ideologica.
La scarsa capacità di neutralizzazione del virus nelle popolazioni altamente vaccinate contro il Covid-19 può portare a una rapida diffusione di varianti di Sars-CoV-2 altamente infettive e altamente virulente nei vaccinati, completamente resistenti a tutti i vaccini C-19 esistenti e futuri a base di proteina spike“.
Mi aspetto che l’attuale modello di infezioni ripetitive e relativamente lievi nei vaccinati, si aggraverà presto e sarà sostituito da gravi malattie”.
Purtroppo, non c’è modo che i vaccinati possano far ricorso al loro sistema immunitario innato per protezione contro i coronavirus, poiché i rilevanti anticorpi IgM innati sono sempre più danneggiati dagli anticorpi vaccinali che rafforzano l’infezione e che vengono continuamente sollecitati a causa della circolazione di varianti di Omicron altamente infettive.

Proviamo a riassumere invitando il lettore ad effettuare delle verifiche empiriche.
Ecco la domanda alla quale sarebbe interessante fornire una risposta personale, attendibile e statisticamente congrua.
Tra i tuoi conoscenti quanti in questo momento sono a casa contagiati dalla variante Omicron?
E quanti di questi conoscenti sono vaccinati con ciclo completo e dose aggiuntiva/booster?
Ed infine, quanti tra i tuoi conoscenti contagiati e vaccinati con ciclo completo e dose aggiuntiva/booster incontrano serie difficoltà a negativizzarsi?
I dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) confermano che i casi di ospedalizzazione in persone completamente vaccinati rappresentano al maggior percentuale.
Questo potrebbe indicare che alcune nuove varianti stanno superando la protezione, anche contro la malattia grave,  conferita dai farmaci mRNA e che potrebbe essere solo una questione di tempo prima che ulteriori mutazioni permettano a una variante più virulenta di sostituire Omicron.

La dinamica evolutiva di questa pandemia è altamente sospetta a causa di una vaccinazione di massa che ha mutato il corso di una pandemia naturale promuovendo l’espansione della prevalenza di varianti di fuga immunitaria più infettive” scrive il dr. Vanden Boscche.
Sarebbe importante poter verificare se e come la pressione immunitaria a livello di popolazione indotta da questo programma di vaccinazione su larga scala, possa spiegare le attuali osservazioni cliniche ed epidemiologiche e come questa conoscenza potrebbe successivamente essere utilizzata per prevedere le prossime conseguenze di questo intervento umano sulla salute individuale e pubblica.
Insomma adesso sarebbe importante fermarci un attimo, raccogliere dati reali uscendo dalle battaglie ideologiche e da questo incomprensibile stato di ipnosi di massa, per cercare risposte e definire una strategia per il futuro, che non sia “abbiamo il farmaco miracoloso e sicuro” perché così non è.

Sherlock-Holmes afferma: “quante volte vi ho detto che quando avete eliminato l’impossibile, qualsiasi cosa rimanga, per quanto improbabile, deve essere la verità?”.
Ecco, se proviamo ad eliminare oggi ciò che molti ritengono impossibile, ovvero che qualcuno non abbia a cuore le sorti di questa umanità, e rileggiamo il risultato, probabilmente il quadro si farà piu’ chiaro e assolutamente drammatico.
La vaccinazione di massa ha impedito un sano equilibrio tra infettività virale e immunità naturale che si sarebbe normalmente sviluppato durante una pandemia naturale.
Per portare il virus all’endemicità e mantenere un equilibrio sano tra l’infettività virale e l’immunità a livello di popolazione, l’immunità naturale è fondamentale in quanto è l’unico modo per raggiungere l’immunità di gregge durante una pandemia” scrive ancora il dr. Bossche.
Per ristabilire un sano equilibrio a beneficio della popolazione, è fondamentale che la pressione infettiva virale o la pressione immunitaria a livello di popolazione venga drasticamente ridotta.

Abbassare la pressione infettiva in popolazioni altamente vaccinate potrebbe essere raggiunto solo con campagne di chemioprofilassi antivirale su larga scala.
Onde per cui quando sarai chiamato ad iniettarti la terza o quarta dose potresti valutare di effettuare un esame del sangue per misurare il livello degli igG e iGm e magari potresti anche valutare di richiedere al tuo medico di base di effettuare un check up completo, anche a livello cardiologico.
Le cure farmacologiche – forse lo hai dimenticato – hanno sempre un prima e un dopo che si chiamano anamnesi e follow up.
Vorrei ricordare ai lettori che molti hanno accettato dosi ravvicinatissime di un nuovo farmaco mRNA di cui nulla sappiamo, senza neppure effettuare una verifica sulla loro risposta immunitaria.
E questo Si che a me risulta impossibile da credere.

© Riproduzione riservata

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