Eventi Avversi da vaccino Covid-19: i dati dell’EMA all’1 gennaio 2022

di Stefano Pezzola

EUDRAVIGILANCE è la piattaforma europea di registrazione degli eventi avversi ovvero la banca-dati europea per la gestione e l’analisi delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai medicinali che sono autorizzati, o che sono oggetto di studio attraverso trial clinici, nell’Area Economica Europea (European Economic Area – EEA).

Il sistema è operativo dal dicembre 2001.

Alla seguente pagina è possibile consultare i dati riferiti al farmaco Comirnaty prodotto da Pfizer BioNTech:

https://dap.ema.europa.eu/analytics/saw.dll?PortalPages

Alla data dell’1 gennaio 2022 le reazioni avverse certificate sono 668.442 (in Italia ammontano a 76.768 nella fascia di età 18-64 anni).

In totale le reazione avverse ai farmaci Comirnaty di Pfizer BioNTech, SpikeVax di Moderna, Vaxzevria di Astra Zeneca e Jannsen Covid-19 di Johnson & Johnson Medical SpA ammontano ad oltre 3 milioni e duecento mila con 36.267 morti a seguito vaccinazione.

Negli scorsi anni ogni volta veniva proposto l’utilizzo di un nuovo farmaco, dagli antibiotici al cortisone, dall’aspirina alla clorochina, immancabilmente scattava una comunicazione mediatica tendente ad enfatizzare all’estremo i possibili effetti collaterali.

E i vaccini Covid-19?

Qui invece curiosamente si verifica un fenomeno opposto: la minimizzazione.

Addirittura, nel caso dei decessi avvenuti nelle case di riposo, si è sentito dire che quelle persone novantenni morte nei giorni seguenti alla vaccinazione, sarebbero magari morte comunque viste la loro età e le condizioni di salute precarie.

Il che, peraltro, si potrebbe dire anche delle decine di migliaia di ultraottantenni malati di gravi patologie croniche la cui morte è stata attribuita al Covid, contratto magari in stato terminale. Due pesi e due misure: la norma non scritta che sovrintende la gestione della pandemia.

Se è vero, a parere di taluni, che a volte gli effetti collaterali di un farmaco sono un prezzo accettabile da pagare per ottenere una guarigione, nel caso dei vaccini si tratta di persone sane che per prevenire una possibile malattia, non per curarla, hanno perso la vita o hanno subito dei danni alla loro salute.

Un dato significativo che dovrebbe fare riflettere coloro che continuano a magnificare ciò che definiscono l’antidoto.

Va sottolineato un altro aspetto importante: questa popolazione vaccinata è in gran parte costituita da operatori sanitari, e perciò persone anche giovani.

Inoltre, dal momento che non esiste in Italia una farmaco-sorveglianza attiva, i numeri degli effetti avversi forniti potrebbero essere decisamente sottodimensionati.

Sono ormai milioni i casi in tutta Europa segnalati come si è visto dal sito Eudravigilance dell’agenzia del farmaco EMA.

Effetti avversi che si sono verificati dopo la somministrazione dei quattro antidoti contro il Covid.

E che hanno coinvolto vari organi, dal cuore al cervello, dagli occhi alla pelle.

Nell’attuale ostinata corsa all’immunizzazione da vaccino le tante testimonianza di chi ha dovuto affrontare a sue spese questi esiti avversi sono state completamente ignorate dai media nazionali.

E neppure la scienza con la s minuscola è apparsa particolarmente interessata.

© Riproduzione riservata

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