Ho scritto a Moderna ed ho ricevuto una NON risposta

di Stefano Pezzola
Poiché sono molto interessato a raccogliere il maggior numero di informazioni possibili prima di farmi un’idea su un determinato argomento o prima di scrivere semplicemente qualche riga per il quotidiano online che dirigo, ho deciso di scrivere anche a Moderna.
Ho inviato una nuova brevissima PEC alla Ditta Moderna produttrice del farmaco/vaccino SpikeVax per chiedere informazioni riguardo agli studi effettuati su pazienti con patologie autoimmuni.
Preso atto della non risposta da parte di Pfizer ho pensato di provare a contattare l’altro produttore di farmaci mRNA confidando questa volta di ricevere una risposta esaustiva.

LEGGI ANCHE: Ho scritto a Pfizer e mi hanno risposto, si fa per dire

Ecco le mie righe:
Buongiorno, vorrei avere informazioni e, possibilmente, documentazione relativamente agli studi condotti da codesta spettabile Azienda Farmaceutica sui possibili rischi da vaccinazione con Comirnaty sui pazienti con malattie autoimmuni, in particolare la sindrome di Sjögren”.
La risposta – o meglio la nuova non risposta – in questo caso è stata rapidissima.
Preme sottoporre all’attenzione del lettore che la mancanza di risposta o la mancanza di specifiche informazioni di studi condotti sulla propria malattia può essere uno degli elementi da presentare al proprio medico per vedersi riconosciuta l’esenzione.
Di questo – ribadisco – non Vi è dubbio, magari ricordatelo al Vostro Medico di Base.
Pubblico adesso la risposta integrale omettendo chiaramente i dati personali per motivi di privacy.
Buona lettura.
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Gentilissimo,
Grazie per aver contattato Moderna Medical Information in merito al vaccino Spikevax (in precedenza COVID-19 Vaccine Moderna).
Riteniamo che le informazioni riportate al paragrafo 4.4 e 5.1 del documento “Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto” saranno utili per rispondere alla Sua domanda.
Per consultare tali informazioni, La invitiamo a fare clic sul collegamento ipertestuale seguente: [https://assets.ctfassets.net/n2j6zptc9y3o/4fX5iUCP2IK71ztosEBzHI/ad75db8fcb388d667919f5ea48eadfea/EU_COVID-19_Vaccine_SmPC_-_Italian.pdf].
Per ulteriori informazioni, si rivolga al Suo operatore sanitario. La preghiamo di notare che, al fine di rispettare rigorosamente il ruolo di Moderna in qualità di produttore di vaccini, non possiamo fornire consulenza medica.
Qualora il Suo operatore sanitario avesse ulteriori domande, può contattare Moderna Medical Information via e-mail all’indirizzo [email protected] oppure telefonicamente accedendo al sito web globale di Moderna sul COVID-19, aprendo la pagina web del Paese specifico e contattando il numero di telefono nazionale riportato nella sezione “Può contattare Moderna”: https://www.modernacovid19global.com/
Cordiali saluti,
Moderna Medical Information
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A questo punto non rimane che andare a verificare che cosa ci sia scritto ai paragrafi 4.4 e 5.1 del documento che QUI ( Foglietto Illustrativo SpikeVAx) allego.
4.4 (sintesi)
L’efficacia e la sicurezza del vaccino non sono state valutate nei soggetti immunocompromessi, inclusi coloro che ricevono terapia immunosoppressiva. L’efficacia di Spikevax può risultare diminuita nei soggetti immunosoppressi.
La raccomandazione di considerare una terza dose (0,5 mL) in soggetti severamente immunocompromessi (vedere paragrafo 4.2) si basa su evidenze sierologiche limitate con pazienti immunocompromessi in seguito a trapianto di organo solido”.
5.1 (sintesi)
“Lo studio condotto sugli adulti è stato uno studio clinico di fase 3, randomizzato, controllato con placebo, con osservatore in cieco (NCT04470427) che ha escluso soggetti immunocompromessi o che avevano ricevuto immunosoppressori negli ultimi 6 mesi, nonché partecipanti in gravidanza o con una storia nota di infezione da SARS-CoV-2”.
 
La domanda nasce spontanea, citando amichevolmente Antonio Lubrano di Scampamorte.
Sono mesi che ci sciorinano una serie di numeri che hanno evidenza zero, che hanno valore zero.
Terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si dovrà assumere le responsabilità, poiché i Pronto Soccorso e i reparti di Terapia Intensiva sono occupati al 10/15% da molti mesi, e non certo soltanto di NON vaccinati, tutt’altro.
I medici di base e i medici vaccinatori dovranno assumersi la piena responsabilità di tutte le reazioni avverse gravi taciute e talvolta ridicolizzate.
Un esercito di fedeli servitori che da due anni non si pongono domande, non hanno dubbi ma soltanto una certezza: i farmaci mRNA sono prodotti miracolosi, sicuri ed efficaci.
Dove abbiamo raccolto i dati per esternare tutte queste certezze non è però dato sapere.

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