Il 2.9% degli italiani renderebbe il Green Pass permanente per essere utilizzato anche per controlli fiscali

di Stefano Pezzola

I sondaggi, ricerche, indagini CAWI sono delle particolari indagini, sondaggi e ricerche via web in cui:

  1. il software si occupa dell’invio delle email e di classificare come “Ha risposto” l’unità dopo che ha completato il questionario;
  2. il rispondente invitato via email (normalmente) clicca su un link e compila il questionario.

Quindi requisito fondamentale per condurre indagini CAWI è essere in possesso della email dei potenziali rispondenti.

E’ possibile condurre indagini su popolazione o anche su gruppi molto particolari grazie ai panel on line.

Pochi giorni fa un sondaggio denominato No Green Pass ed effettuato da Nando Pagnoncelli per un quotidiano nazionale, ha fotografato un paese dove sta crescendo la sfiducia ed il malessere verso uno strumento, il Green Pass, che nulla ha a che vedere con la tutela della salute pubblica.

Secondo il sondaggio sui No Green Pass lo scenario non è dei migliori.

Infatti sta salendo lo scontento generale, soprattutto con la variante Omicron.

Come fa notare il sondaggio, il 36% degli italiani reputa la variante Omicron una minaccia per se stessi, due terzi considerano positivamente la campagna vaccinale di Francesco Figliuolo ma almeno il 50% pensa che la fine della pandemia sia ancora lontana.

Il 20% è convinto che la fine arriverà solo tra uno e due anni, il 29% tra più di due anni.

Cresce, insomma, la sfiducia generale, che rischia di diventare frustrazione.

Una situazione che ha portato il 31% delle persone ad essere contrarie al Green Pass.

Il sondaggio Cawi sopramenzionato confermando invece in circa il 35% la percentuale di coloro che considerano il Green Pass una misura inutile e dannosa per all’economia e alla convivenza civile, fotografa in circa il 30% la percentuale di coloro che invece ritengono che sia giusto mantenere il Green Pass a tempo indeterminato per “convincere” tutti a vaccinarsi.

Mi vergogno di vivere in questo Paese!

Un paese dove oltre ad un 30% di cittadini che ha completamente rinunciato al pensiero critico e alla capacità di discernere ciò che reale da ciò che è pura narrazione, viene quantificato nel 2.9% la percentuale di persone che renderebbero il Green Pass permanente, perché potrebbe servire per altri scopi, come quello di controllo fiscale.

L’auspicio che si tratti – come spesso accade – di un sondaggio farlocco commissionato dall’Elite intenta a convincere le masse ad accettare questa forma vile e vigliacca di discriminazione, il Green Passa appunto.

Il Green Pass e il Green Pass rafforzati piacciono agli italiani?

Mi dispiace davvero per Voi e non posso che invitarvi a farvi curare, ma non per il Covid-19.

Il decreto del 7 gennaio 2022 stabilisce che la durata delle norme è valida fino al 31 marzo 2022, come lo stato d’emergenza, e in teoria oltre quella data il green pass non sarebbe più valido.

Ma il governo vuole mantenere in vita super green pass e certificato base, su cui ha fondato tutta la sua azione contro la pandemia, con tutte le distorsioni che ben conosciamo.

E sono alla disperata ricerca della leva giuridica per giustificare una proroga senza emergenza che pare piacere tanto – stando a questi sondaggi – al 30% degli italiani ipnotizzati da TV, mascherine FFP2 e gel disinfettanti.

© Riproduzione riservata

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