Il 38% degli italiani ritiene che i vantaggi della dose di richiamo booster siano minori rispetto ai rischi

di Stefano Pezzola

In merito a quanto in oggetto, si trasmette in allegato la nota congiunta di Ministero della Salute, CSS, AIFA e ISS. Si rappresenta che tali indicazioni saranno applicabili a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della determina AIFA che inserisce le indicazioni nell’elenco di cui alla legge 648/96. Si trasmettono, inoltre, gli aggiornamenti delle note informative rispettivamente del vaccino Comirnaty e del vaccino Spikevax, a cura di AIFA”.
Con questo parole si apre la circolare firmata da Giovanni Rezza inerente le “indicazioni sulla somministrazione della seconda dose di richiamo (second booster) nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19”.
Al seguente link è possibile scaricare il documento completo in formato pdf (Ministero della Sanita 0021209-08 aprile 2022 ).
Ecco un passo del documento:

Ciò che però dovrebbe catturare l’attenzione dello scrupoloso lettore è il primo capoverso della pag. 9) che recita: “la durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla.  Come per tutti i vaccini, la vaccinazione con Comirnaty potrebbe non proteggere tutti coloro che lo ricevono. I soggetti potrebbero non essere completamente protetti fino a 7 giorni dopo la seconda dose del vaccino”.
A pag. 8) invece viene ribadito che “dopo la  vaccinazione è necessario prestare attenzione ai segni di miocardite e pericardite, quali respiro corto, palpitazioni e dolore toracico, e rivolgersi immediatamente al medico in caso di comparsa di tali sintomi”.

Intanto la metà degli italiani è dubbiosa sull’utilità della quarta dose.
Il 38% degli italiani ritiene che i vantaggi della dose di richiamo booster siano minori rispetto ai rischi.
Rimane poi elevata (43%) la percentuale di popolazione che ritiene i vaccini poco efficaci contro le varianti di Sars-Cov-2.
Un mix di minor percezione del rischio e di scarsa fiducia nei vaccini ritenuti per certi versi pericolosi.
Nella percentuale dei più scettici sull’efficacia dei vaccini ci sono adesso anche coloro che hanno contratto il Covid-19.
Scende la percentuale di chi ha scarsa fiducia nella ricerca scientifica (24%), nel servizio sanitario (37%) e nelle istituzioni (51%).
La campagna vaccinale in Italia è in stallo
Ci si trova in un momento in cui ancora milioni di persone non sono state vaccinate, mentre per altre si dovrà capire se accetteranno le terza dose.
Da valutare poi la risposta da parte della platea chiamata già al richiamo del booster ovvero alla quarta dose.
Nelle ultime due settimane l’incremento di persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione è stato solo dello 0,7%.
Intanto i congelatori all’interno dei Presidi Ospedalieri sono sold out, pieni in ogni cassetto di dosi di farmaci mRNA, soprattutto Comirnaty di Pfizer ed i grandi hub vaccinali chiudono i battenti per i bilanci in rosso delle Aziende Sanitarie, ormai agonizzanti.

Fonte: https://www.agi.it/cronaca/news/2022-04-11/vaccino-meta-italiani-dubbiosi-su-utilita-quarta-dose-16343539/

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