Il programma di riduzione delle minacce biologiche in Ucraina

di Stefano Pezzola

Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre” (Albert Einstein).
E’ difficile non essere sopraffatti da un’ondata di rabbia quando si pensa alla guerra.
L’orribile sensazione che si prova è che la guerra non risolve niente e che vincere una guerra sia disastroso quanto perderla.
In fondo credo di poter affermare che siamo tutti d’accordo che l’uso diretto della forza è una soluzione così povera per qualsiasi problema.
Negli ultimi anni non sono più riuscito ad immaginare un mondo senza la guerra, senza l’odio perché guardando attorno ho continuato ad osservare guerre che non restaurava diritti, ma semplicemente ridefinivano poteri.
Il diplomatico americano Francis Meehan ci ricorda che “gli uomini sono in guerra tra loro, perché ogni uomo è in guerra con se stesso”.

Uccidere è un crimine.
Non pensare è diventato un crimine.
Chiedo al lettore disorientato e attonito di aprire il link di cui sotto:

https://ua.usembassy.gov/embassy/kyiv/sections-offices/defense-threat-reduction-office/biological-threat-reduction-program/

E’ un documento dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina dal titolo “Programma di riduzione delle minacce biologiche”.
Si legge nell’introduzione che “il programma di riduzione delle minacce biologiche del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti collabora con i paesi partner per contrastare la minaccia di epidemie (deliberate, accidentali o naturali) delle malattie infettive più pericolose del mondo. Il programma compie la sua missione di riduzione delle minacce biologiche attraverso lo sviluppo di una cultura di gestione del rischio biologico; partenariati internazionali di ricerca; e la capacità dei partner di rafforzare le misure di biosicurezza, biosicurezza e biosorveglianza. Le priorità del programma di riduzione delle minacce biologiche in Ucraina sono consolidare e proteggere gli agenti patogeni e le tossine di interesse per la sicurezza e continuare a garantire che l’Ucraina possa rilevare e segnalare focolai causati da agenti patogeni pericolosi prima che rappresentino minacce alla sicurezza o alla stabilità”.
Invito a proseguire con una attenta lettura, non sono un complottista ma certo qui le coincidenza cominciano ad essere davvero tante e soltanto uno stolto o un ipnotizzato da TV e giornali non può iniziare a porsi seri dubbi.
Nel bio-laboratorio del governo degli Stati Uniti in Ucraina – soltanto per coincidenza ubicato nelle stesse regioni attualmente bombardate – si stanno studiando da anni virus virulenti e pericolosi.

Tutto sempre e comunque per il nostro bene!
Ne ha parlato anche Robert Hope, direttore del Cooperative Threat Reduction Program, un’unita del Dipartimento della Difesa americana, che ha sostenuto che “l’invasione russa dell’Ucraina potrebbe mettere a rischio una rete di laboratori collegati agli Stati Uniti che lavorano con agenti patogeni pericolosi“.
I laboratori in Ucraina non sono strutture per armi biologiche.
Roberto Pope ha voluto rassicurare l’opinione pubblica affermando che si tratta di “laboratori che conducono ricerche scientifiche pacifiche e di sorveglianza delle malattie“.
Le persone che abbiamo addestrato sono presenti nella struttura con gli ufficiali di biosicurezza: questi agenti patogeni sono sicuri e protetti secondo gli standard internazionali – ha concluso Pope aggiungendo che – se queste strutture dovessero essere danneggiate dal conflitto, questo potrebbe cambiare“.

Fonte: https://thebulletin.org/2022/02/us-official-russian-invasion-of-ukraine-risks-release-of-dangerous-pathogens/

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