La guerra in Europa raccontata da Omnibus

di Stefano Pezzola

Oggi invito il curioso e critico lettore a guardare la trasmissione Omnibus su LA7 andata in onda giovedì 24 febbraio 2022 dal titolo “La guerra in Europa”.

Ecco il link: https://www.la7.it/omnibus/rivedila7/la-guerra-in-europa-omnibus-24022022-24-02-2022-424914

Non chiedo certo al comprensivo lettore di addormentarsi guardando tutta la trasmissione.

E’ sufficiente spostare il cursore al minuto 52.07 allorché la conduttrice Alessandra Sardoni decide di dare una scossa al programma collegandosi con Francesca Mannocchi in diretta da Kramatorsk.

Inviata sul campo” la definisce la giornalista di LA7 che si troverebbe a 12 ore di macchina da Kiev.

In un momento così drammatico per le sorti del mondo intero, la televisione diretta da Enrico “mitraglietta” Mentana decide di stupire i telespettatori con il botto e con qualche effetto speciale.

L’inviata indossa l’elmetto, in vero assetto da guerra, probabilmente per raccontare agli ignari telespettatori – ma non è così – che si trova al fronte, oltre “the enemy lines”.

Dietro passano persone a passeggio ed una simpatica anziana donna con le borse della spesa.

Come ci ricorda una straordinario Silver Nervuti – se non lo conosci cercalo subito su youtube – siamo tornati all’inviati che si recavano nelle terapie intensive con tute da guerra nucleare, peccato che poi la televisione inquadrasse il paziente senza mascherina sdraiato nel letto intento a trovare le soluzioni della Settimana Enigmistica.

Non c’è veramente più limite al pudore, al senso del ridicolo.

L’elmetto ha semplicemente sostituito la mascherina.

E come ci ricorda Silver vale la pena ricordare che è lo stesso canale televisivo che scambiò un action mobile hollywoodiana per l’assalto al Capitol Hill.

Speriamo che gli ectoplasmi digitali rinchiusi nelle loro bolle tecnomorfe di Open.online, ovvero gli unici ed inimitabili fact cheker nazionali David Puente e Juanna Pili, non decidano di “bannare” come fake news anche queste mie righe.

Beh, intanto leggetele se vi va!.

Di domani non c’è certezza.

A proposito, per par condicio, anche l’inviata Rai, perfettamente truccata e con giubbotto antiproiettile e casco con su scritto PRESS, si è collegata da un’altra in zona dove grazie a Dio di guerra non v’era traccia.

Risparmio al lettore la noia di guardarsi anche un altro stucchevole video.

Chissà se dopo due anni di menzogne televisive sul Covid-19 ora dovremmo davvero credere a questo teatro dell’orrore?

© Riproduzione riservata

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