Pfizer: dopo il farmaco mRNA arriva l’antivirale spazza via Covid

di Stefano Pezzola

Roberto Burioni, virologo dell’ospedale San Raffaele di Milano e prezzemolino televisivo ospite fisso di Fra’ Fabio Fazio, parla a proposito del nuovo farmaco Paxlovid ed afferma che “un farmaco con queste caratteristiche di efficacia e sicurezza è un passo decisivo e secondo solo all’ottenimento dei vaccini. Il Paxlovid è un farmaco antivirale, che è difficile da ottenere perché questo tipo di farmaci deve essere un veleno selettivo, deve fare male al virus ma non al paziente. Questo è qualcosa di complesso e di problematico per i virus, che si replicano nelle nostre cellule usando le nostre strutture. Quindi se noi andiamo a bloccare una di queste strutture e facciamo del male al virus, possiamo far fare del male anche al paziente. Ma sappiamo anche che i virus hanno dei punti deboli che talvolta sono proprio i loro punti di forza”.
Burioni ha anche spiegato che uno studio clinico – non è dato sapere quale, ma presumo si tratti dello studio presentato dal produttore in fase di richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio subordinata – ha analizzato l’efficacia e la sicurezza di Paxlovid, con straordinari risultati.

I pazienti erano tutti non vaccinati e ad alto rischio. Il farmaco ha dato una protezione che è arrivata quasi al 90% contro il ricovero e la morte. Se andiamo a vedere meglio i dati, questo studio ha preso in esame 2000 pazienti, metà dei quali sono stati curati col Paxlovid. Le 13 morti che si sono verificate erano tutte nel gruppo di persone che non erano state trattate” ha affermato il medico/divulgatore.
Secondo il virologo questo farmaco è un passo decisivo e deve essere somministrato precocemente.

Il farmaco (CLICCA QUI paxlovid-epar-product-information_it per scaricare il foglietto illustrativo) si basa sull’unione di due antivirali (nirmatrelvir/ritonavir).
Assunto per via orale, appartiene alla categoria degli inibitori delle proteasi, una classe di molecole già in uso nel trattamento di HIV ed epatite C. Nirmatrelvir, entrato nelle cellule, è in grado di inibire l’attività di un componente (la proteasi virale C3-like) che il virus utilizza per assemblare le proteine di cui è costituito.
Venendo meno questa funzione il virus non è più in grado di adempiere alla sua funzione.
Per funzionare al meglio però la cura prevede l’aggiunta di un vecchio farmaco per HIV -ritonavir- che ha il compito di aumentare il tempo di durata d’azione di nirmatrelvir.

Il farmaco è prodotto da Pfizer.
Paxlovid spazzerà via il Covid?
Burioni ci ricorda raggiante ed estasiato che “un altro studio fatto sui topi ha dimostrato che i roditori infettati col Covid e trattati con la pillola Pfizer non hanno trasmesso la malattia agli altri animali, quindi c’è la speranza che questo farmaco non solo possa essere molto utile nel proteggere dalle conseguenze gravi dall’infezione, ma possa addirittura ostacolare la diffusione del virus“.
Pfizer: da vaccino mRNA miracoloso a pillola di colore rosa cancella virus il passo è davvero breve.
Viene da domandarsi che cosa stiano studiando nei laboratori di tutte le altre Aziende Farmaceutiche?

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