SADS, in un anno almeno 769 atleti hanno subito arresto cardiaco, collasso e/o sono morti sul campo da gioco

di Stefano Pezzola

Nelle ultime settimane, i media di tutto il mondo hanno iniziato a evidenziare un fenomeno medico chiamato “sindrome della morte improvvisa degli adulti”, ovvero SADS.
I fattori scatenanti la SADS includono miocarditi non diagnosticate, condizioni infiammatorie e altre patologie improvvise che causano irregolarità nel sistema elettrico del cuore, innescando così l’arresto cardiaco.
In Australia, il Melbourne Baker Heart and Diabetes Institute sta istituendo un nuovo registro SADS “per ottenere maggiori informazioni” sul fenomeno.

I dati compilati dal Comitato Olimpico Internazionale evidenziano 1.101 morti improvvise in atleti di età inferiore ai 35 anni tra il 1966 e il 2004, fornendo quindi un tasso medio annuo di 29 decessi tra tutti gli sport.
Nel frattempo, solo tra marzo 2021 e marzo 2022 – un solo anno – almeno 769 atleti hanno subito arresto cardiaco, collasso e/o sono morti sul campo da gioco in tutto il mondo.
Tra gli atleti della FIFA dell’UE, la morte improvvisa è aumentata del 420% nel 2021. Storicamente, 5 calciatori sono morti mentre giocavano ogni anno.
Tra gennaio e metà novembre 2021, sono 21 i calciatori deceduti per morte improvvisa.
L’ONS elenca un totale di 128 casi di SADS (tutte le fasce d’età, siano esse cardiopatiche o sconosciute) nel 2016, 77 casi nel 2017, 70 nel 2018, 107 nel 2019 e 139 casi nel 2020.

Mentre oggi i dati sull’incidenza delle SADS, seppur difficili da trovare, mostrano una incidenza è apparentemente aumentata, tale da suscitare preoccupazione in molti paesi.
Un articolo su Frontiers in Sports and Active Living (https://www.frontiersin.org/journals/sports-and-active-living) pubblicato nell’aprile 2022 evidenzia la correlazione tra l’infiammazione cardiaca indotta dal vaccino COVID e la morte cardiaca improvvisa negli atleti.
“L’aumento della SCD correlata al COVID [morte cardiaca improvvisa] sembra essere dovuto, almeno in parte, a una recente storia di infezione e/o vaccinazione che induce una compromissione infiammatoria e immunitaria che ferisce il cuore” si legge nell’articolo.
“L’apparente aumento dell’incidenza di miocardite e pericardite nel periodo post-vaccinazione, rappresenta un serio rischio non solo per gli atleti ed è motivo di allarme” continua.

In un articolo di Substack del 13 giugno 2022(https://pierrekory.substack.com/p/nursing-reports-from-the-front-lines) il Dr. Pierre Kory ha anche commentato lo sforzo dei media per spiegare il fenomeno.
“Di recente ho pubblicato una raccolta profondamente circostanziata di prove – ha affermato il dr. Kory – che descrivono in dettaglio la catastrofe umanitaria che si è lentamente manifestata all’interno delle economie sanitarie più avanzate di tutto il mondo. Causata senza dubbi da una campagna globale di vaccinazione di massa che illogicamente ha preso di mira un coronavirus in rapida mutazione”.
“Lo hanno fatto con quella che si è rivelata essere la proteina più tossica usata terapeuticamente nella storia della medicina. In fiale mescolate con nano-particelle lipidiche, polietilenglicole e chissà cos’altro” ha aggiunto.
“Ho citato studi e rapporti che mostrano un massiccio aumento delle morti cardiovascolari e delle disabilità neurologiche (e di altro tipo) tra gli adulti in età lavorativa, a partire solo dal 2021” ha concluso.

La parte piu’ interessante dell’articolo è senza dubbio quella nella quale il dr. Kory ricorda che “man mano che questi eventi diventano sempre più riconosciuti dal cittadino (e dal giornalista d’inchiesta), è stata lanciata una nuova patetica Campagna di disinformazione da parte dei media mainstream che cercano di costruire narrazioni per cercando di spiegare la Sudden Adult Death Syndrome (SADS), piuttosto che indagare sulle eventuali correlazioni sull’uso dei vaccini mRNA”.
“Anche i fact checker – aggiunge il dr. Kory – sono usciti a sostegno di questa narrazione, bollando come complottista chiunque osi sollevare il dubbio che i vaccini siano la causa del SADS”.

L’articolo prosegue discutendo di come i virus diversi da SARS-CoV-2 stiano ora “alzando la testa in modi nuovi e insoliti”.
L’influenza, il virus respiratorio sinciziale (RSV), l’adenovirus, la tubercolosi e il vaiolo delle scimmie hanno tutti “aumentato e mostrato strani comportamenti negli ultimi mesi”.
Nessuno però fa menzione sul fatto che il vaccino COVID, attraverso approfonditi e documentati studio, è stato collegato all’immunodeficienza, rendendo i pazienti suscettibili alle infezioni e alle malattie croniche di ogni tipo, comprese le malattie autoimmuni.
La ricercatrice del MIT Stephanie Seneff ne ha provato a spiegare i meccanismi.

Il vaccino COVID ha anche dimostrato di attivare virus latenti – dichiara la dr.ssa Seneff –  tra cui l’epatite C, citomegalovirus,  varicella-zoster e virus dell’herpes.  Non sorprende che Moderna stia ora lavorando a un nuovo vaccino per la prevenzione del citomegalovirus latente“.
Questo è l’ennesimo caso di un’azienda farmaceutica – aggiunge la dottoressa – che crea un rimedio contro un problema di salute che il proprio prodotto ha generato“.

Ci sono due errori che si possono fare lungo la strada per la verità: non andare fino in fondo e non partire.
Io da molti mesi no so dove stia la verità.
Il problema della verità non è solo che si confonde con la menzogna.
Cercando la verità, bisogna anche scegliere tra diverse verità.
Mi spaventano le persone la cui unica verità è la narrazione dominante che ci racconta stucchevolmente da oltre 18 mesi che l’unica soluzione per affrontare il virus SARS COV-2 – che poi abbiamo constatato soluzione non è – è la vaccinazione di massa tour court.

Nelle nazioni si festeggia il giorno della libertà, non quello della verità, così la prima si esalta (forse) e la seconda si deprime pensando di non contare nulla“.
Forse non sarà possibile, attraverso la ragione pura, arrivare a qualche verità assoluta.
Di certo sarebbe opportuno assistere ad un risveglio collettivo delle coscienze, desiderose quantomeno di porsi domande.

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