TAR della Lombardia: annullamento della sospensione a medico guarito da Covid-19

di Stefano Pezzola

E’ stata pubblicata in data 4 c.m. la pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (TAR) n. 0071/2022 REG. RIC che allego in formato pdf al seguente link (Sentenza TAR Lombardia 4 maggio 2022).
Si tratta di una ricorso per l’annullamento dell’efficacia della sospensione nei confronti di un medico odontoiatria della Provincia di Pavia.
Una pronuncia di sole 4 pagine che invito il lettore a leggere con attenzione.

Ritengo altresì opportuno soffermarmi sul seguente passo:
Considerato che il ricorrente documenta la guarigione da pregressa infezione Covid-19 ed è munito di certificazione verde con validità fino al 23 luglio 2022; considerato che la circolare del Ministero della Salute in data 23 luglio 2021 avente per oggetto + Aggiornamento indicazioni sulla Vaccinazione dei soggetti che hanno avuto un’infezione da SARS COV-2 – prevede che nei soggetti con pregressa infezione da SARS COV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica), la vaccinazione venga eseguita preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa e comunque non oltre 12 mesi dalla guarigione, così superando la precedente circolare del 3 marzo 2021 , ove prevedeva l’effettuazione della vaccinazione ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa” il Presidente Fabrizio Fornataro ritiene che il provvedimento di ripristino della sospensione a partire dal 28 aprile 2022 ovvero dopo 93 giorni dalla guarigione non sia coerente con la suddetta circolare ministeriale.

Vediamo di uscire dal linguaggio prettamente giuridico e mettiamola semplicemente così.
All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle” ci ricorda l’Azzeccagarbugli di manzoniana memoria.

La circolare ministeriale del 21 luglio 2021 prevede che le persone guarite da Covid-19 possano vaccinarsi entro i 6 mesi e comunque non oltre i 12 mesi dalla guarigione.
E non certo entro 3 mesi come richiesta da taluni solerti datori di lavoro che in alcuni casi credono addirittura opportuno procedere con il ripristino della sospensione.
Si chiama differimento vaccinale ed è previsto dalla Legge.
Poco altro da aggiungere.

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