Tribunale di Treviso: risarcire subito gli insegnanti non vaccinati sospesi

di Stefano Pezzola

Scrive l’avv. Mauro Sandri sulla sua pagina Facebook.
Il Giudice del Lavoro di Treviso ha emesso ieri una sentenza nel merito e quindi già immediatamente esecutiva, che dichiara che il risultato dell’introduzione di tale nuova disciplina ( il DL n. 24/2022) per quanto rileva ai fini del presente giudizio consiste dunque nell’abrogazione della sanzione della sospensione con effetto retroattivo dal 15 dicembre 2021. Da tale considerazione fa derivare le seguenti conclusioni: le domande delle parti ricorrenti che avevano tutte quale presupposto la dichiarazione di illegittimità dei provvedimenti di sospensione impugnati, in seguito all’entrata in vigore della nuova normativa, hanno perso di attualità nel senso che non sono più supportate da un interesse giuridicamente rilevante alla pronuncia sia per quanto riguarda l’azione cautelare sia per quanto riguarda la domanda di merito, poiché devono ritenersi essere state soddisfatte dal legislatore prima ancora che in sede giudiziale. In termini concreti il cauto, ma chiaro giudice trevigiano, ha statuito che il personale scolastico che non ha accettato la vaccinazione ha diritto alle retribuzioni non percepite dalla data della sospensione perché il legislatore ha riconosciuto, confessoriamente, il fondamento della tesi da me sostenuta nella causa, che la sospensione non fosse necessaria. Una sentenza che scompagina il quadro discriminatorio e che è suscettibile di consentire il pagamento di tutti gli arretrati al personale docente che non si è vaccinato. La prossima settimana, dopo avere effettuato i conteggi, notificherò al Ministero della Pubblica Istruzione la richiesta di pagamento degli stipendi arretrati per i tantissimi docenti di varie scuole della Provincia di Treviso che ho avuto ed ho l’onore di assistere e che hanno avuto il coraggio, per certi versi eroico, di opporsi al crimine corruttivo rappresentato dall’obbligo vaccinale. La causa prosegue per ottenere anche il pagamento dei danni non patrimoniali, quelli che sono comunemente definiti danni morali. Abbiamo richiesto 15.000 euro per le ignobili sofferenze patite e devono essere pagati da questo governo canaglia. Non è comunque tempo di festeggiamenti, occorre traguardare gli altri insegnanti, il personale sanitario ancora tutto discriminato, e tutti i cittadini discriminati nei mesi scorsi nella loro libertà di movimento, verso questo risultato, anzi questo risultato è ancora poco. La condanna del governo deve essere dichiarata non solo a livello patrimoniale, ma anche, morale, perchè tutte le discriminazioni di questi anni sono state null’altro se non l’esercizio brutale di un potere arbitrario corrotto avente la finalità di distruggere il corpo sociale“.

Analizziamo assieme questa storica sentenza il cui testo in versione integrabile e in formato pdf è scaricabile al seguente link (Tribunale di Treviso 10 maggio 2022).
Il personale scolastico che ha scelto di non ricevere il vaccino contro il Covid-19 ha diritto alle retribuzioni non percepite dalla data di sospensione.

È quanto ha stabilito il Giudice del Lavoro di Treviso, Massimo Galli, ironia della sorte omonimo dell’infettivologo milanese.
La rivoluzionaria sentenza, immediatamente esecutiva, è stata emessa il 10 maggio e ha accolto le tesi di illegittimità della sanzione applicata dal governo, ovvero sospensione dal lavoro e niente stipendio, presentate dall’avvocato Mauro Sandri del Foro di Milano in difesa di 34 docenti trevigiani.

Obbligo vaccinale illegittimo, insomma.
Il risultato dell’introduzione del decreto legge del 24 marzo 2022, con disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, “consiste nell’abrogazione della sanzione della sospensione con effetto retroattivo dal 15 dicembre 2021” si legge nella sentenza.
Sentenza con valore retroattivo, quindi gli insegnanti hanno diritto a ricevere le retribuzioni che sono state loro negate dallo scorso dicembre 2021.

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