Un nuovo studio analizza i dati VAERS sul rischio miocardite post vaccinazione mRNA

di Stefano Pezzola

Quanti sono i casi di miocardite segnalati dopo la vaccinazione COVID-19 basata su mRNA negli Stati Uniti da dicembre 2020 ad agosto 2021?
Un recente studio pubblicato il 25 gennaio 2022 su JAMA Network ha dimostrato che il rischio di miocardite a seguito della vaccinazione mRNA COVID è circa 133 volte maggiore del rischio di fondo nella popolazione.
Lo studio – condotto da ricercatori dei Centri statunitensi per il controllo delle malattie (CDC) e di diverse università e ospedali statunitensi – ha esaminato gli effetti della vaccinazione con prodotti fabbricati da Pfizer-BioNTech e Moderna.
Al seguente link puoi consultare lo studio in versione integrale:

https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2788346

Gli autori hanno utilizzato i dati rilevati dal sistema di segnalazione VAERS (Vaccine Event Adverse Reporting System) che sono stati sottoposti a controlli incrociati molto accurati.
La premessa è che trattandosi di un sistema di farmacovigilanza passiva, il numero di incidenti segnalati è probabilmente sottostimato rispetto alla portata molto più grave del fenomeno.

Sono stati analizzati 1626 casi di miocardite e i risultati hanno mostrato che il farmaco/vaccino Pfizer-BioNTech è associato ad un rischio più elevato, con 105,9 casi per milione di dosi dopo il secondo vaccino nella fascia di età da 16 a 17 anni per i maschi e 70,7 casi per milione di dosi dopo il secondo colpo nella fascia di età da 12 a 15 anni per i maschi.
La fascia di età maschile da 18 a 24 anni ha anche visto tassi significativamente più alti di miocardite sia per il farmaco Pfizer che quello Moderna (rispettivamente 52,4 e 56,3 casi per milione).
Tra i sintomi riportati ci sono: dolore toracico, pressione o disagio (89%), mancanza di respiro (30%), risultati ECG anormali (72%) e risultati anormali della risonanza magnetica cardiaca (72%).

Nel frattempo, l’American Heart Association e l’American College of Cardiology in via prudenziale consiglia ai pazienti vaccinati con farmaci mRNA colpiti da miocardite, di astenersi dagli sport competitivi per almeno 3/6 mesi e riprendere l’esercizio fisico intenso solo dopo aver effettuato un ECG con risultati normali.
Inoltre – quasi incredibile leggerlo – consigliano di posticipare a data da destinarsi ulteriori dosi di vaccino a mRNA.

In conclusione, gli autori dello studio osservano che il rischio di miocardite dopo aver ricevuto vaccini COVID-19 a base di mRNA è aumentato in varie fasce di età è stato più alto dopo la seconda dose di vaccinazione nei maschi adolescenti e nei giovani uomini.
Suggeriscono che questo rischio dovrebbe essere considerato e ben ponderato nel contesto del calcolo rischi/benefici della vaccinazione COVID-19 con farmaci mRNA.
Lo studio è stato accettato in data 16 dicembre 2021 e oggetto di revisione critica e statistica.

© Riproduzione riservata

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