Uno studio su 30 milioni di persone sugli esiti gravi post vaccinazione Covid-19

di Stefano Pezzola

L’attuale politica di vaccinazione del Regno Unito è quella di offrire future dosi di richiamo COVID-19 a individui ad alto rischio di malattia grave da COVID-19, ma è ancora incerto quali gruppi della popolazione potrebbero trarne maggior beneficio.
In risposta a una richiesta urgente del Comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione del Regno Unito, abbiamo mirato a identificare i fattori di rischio per gravi esiti COVID-19 (ad esempio, ospedalizzazione o morte correlati a COVID-19) in individui che avevano completato il loro programma di vaccinazione primaria COVID-19 e avevano ricevuto il primo vaccino di richiamo“.
Così si apre uno studio pubblicato su The Lancet il 15 ottobre 2022 dal titolo “Esiti gravi di COVID-19 dopo la vaccinazione completa del programma primario e i richiami iniziali: analisi aggregata di studi prospettici di coorte nazionali di 30 milioni di individui in Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia e Galles“.
Al seguente link è possibile scaricare lo studio integrale in formato pdf (Studio The Lancet 15.10.2022).

Tra l’8 dicembre 2020 e il 28 febbraio 2022, 16.208.600 individui hanno completato il loro programma di vaccinazione primaria e 13.836.390 individui hanno ricevuto una dose di richiamo.
Tra il 20 dicembre 2021 e il 28 febbraio 2022, 59.510 (0,4%) del gruppo vaccinale primario e 26.100 (0,2%) di coloro che hanno ricevuto il loro richiamo hanno avuto gravi esiti COVID-19.
Il rischio di esiti gravi di COVID-19 si è ridotto dopo aver ricevuto il richiamo (variazione del tasso: da 8,8 eventi per 1000 anni-persona a 7,6 eventi per 1000 anni-persona).
Gli anziani (≥80 anni vs 18-49 anni; aRR 3·60 [95% CI 3·45-3·75]), quelli con comorbidità (≥5 comorbidità vs nessuna; 9·51 [9·07-9·97]), maschi (maschi vs femmine; 1·23 [1·20-1·26]) e quelli con determinate condizioni di salute di base – in particolare, individui che ricevono immunosoppressori (sì vs no; 5·80 [5·53-6·09]) – e quelli con malattia renale cronica (stadio 5 vs No; 3·71 [2·90–4·74]) rimasero ad alto rischio nonostante il richiamo iniziale.

Gli individui con una storia di infezione da COVID-19 erano a rischio ridotto (infetti ≥9 mesi prima della dose di richiamo rispetto a nessuna infezione precedente; aRR 0,41 [IC 95% 0,29–0,58]).

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