di Stefano Pezzola
Richiesto a gran voce e invocato dall’opinione pubblica arriva il report di AIFA contenente un anno di vaccino-vigilanza, dal 27 dicembre 2020 al 26 dicembre 2021, che preme ricordare innanzitutto essere passiva e non attiva.
Rapporto_annuale_su_sicurezza_vaccini anti-COVID-19
Un anno di riscontri sulle somministrazioni di vaccini che hanno superato le 130 milioni di dosi (considerando prime, seconde e terze dosi).
Nel report viene segnalato che sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza 117.920 segnalazioni di sospetto evento avverso successivo alla vaccinazione, su un totale di 108.530.987 dosi di vaccino con un tasso quindi di 109 segnalazioni ogni 100mila dosi somministrate, a prescindere dal vaccino e dalla dose, ovvero circa una su mille.
Gli eventi avversi gravi che hanno portato al decesso dopo la vaccinazione anti-Covid sono quantificati in 456 dopo la prima dose, 267 dopo la seconda e 35 dopo la terza, con un’età media di 79 anni.
AIFA tiene altresì a precisare che soltanto 22 eventi sono risultati correlabili alla vaccinazione ovvero 0,2 casi per milione di dosi.
In particolare 2 eventi sistemici, 10 trombosi e 10 fallimenti vaccinali in pazienti fragili per cui i pazienti si sono infettati e deceduti per covid.
Approfondendo le segnalazioni riguardano soprattutto Comirnaty di Pfizer BioNTech (68%), che è stato il vaccino più utilizzato, Vaxzevria di AstraZeneca (19,8%), Spikevax di Moderna (10,8%) e Janssen di Johnson & Johnson Mesical SpA (1,4%).
AIFA evidenzia che l’83,7% ovvero 98.717 delle segnalazioni inserite è riferita a eventi non gravi, con un tasso di segnalazione pari a 91 su ogni 100mila dosi somministrate, e il 16,2% quantificato in 19.055 a eventi avversi gravi, con un tasso di 17,6 eventi gravi ogni 100mila dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose somministrata e dal possibile ruolo causale della vaccinazione.
La maggior parte delle segnalazioni arriva in seguito alla combinazione farmacologica ovvero sono relative alla somministrazione di un vaccino a mRNA dopo una prima somministrazione di un vaccino a vettore adenovirale (AstraZeneca o Johnson & Johnson Medical SpA ), ovvero i famigerati cocktail vaccinali inoculati ad esempio agli insegnati.
Sugli eventi di particolare interesse AIFA segnala anafilassi, sindrome di GuillainBarré, miocarditi/pericarditi, paralisi di Bell e trombosi trombocitopenica.
In un anno 118 mila segnalazioni di eventi avversi ai vaccini?
Prendiamo atto con moltissime riserve.
“Sorprende la positività complessiva dei giudizi sull’andamento di questa prima vaccinazione di massa a livello globale” ha commentato Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, in sede di presentazione del rapporto.
Questo rapporto è “uno dei tasselli utili a una miglior comprensione del rapporto beneficio-rischio molto favorevole dei vaccini anti-Covid – ha ribadito Magrini, evidenziando che – i dubbi talvolta espressi dalle persone vanno smorzati alla luce della sommatoria delle evidenze disponibili in questo ultimo anno”.
Mi scuserà il dr. Magrini se invece i dubbi rimangono tutti alla luce delle evidenze presentate da AIFA e comparandole con i dati forniti da EMA e FDA.
Questo fatto che siamo sempre i migliori su tutto (PIL, tasso di vaccinazione, dati sui contagi, misure draconiane, sanità domiciliare ed adesso reazioni avverse) farebbe anche sorridere se non ci fosse di mezzo la vita delle persone.
