Roma, 9 ott. (Adnkronos) – “È davvero paradossale che in tempo di crisi e di disoccupazione galoppante, di fronte ad una vertenza sindacale così delicata non si sia già fatto tutto il possibile da parte del governo per evitare centinaia di licenziamenti ed è altrettanto paradossale che qualcuno cerchi di scaricarne la responsabilità sul sindacato, il quale, dopo i lavoratori, ha tutto da perdere”.Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Ugl, Geremia Mancini, in una nota in cui commenta l’annuncio dell’Ast di avvio della procedura di mobilità per 550 lavoratori dell’acciaieria, dopo la rottura delle trattative.
“Tutta l’Ugl -spiega- si stringe intorno agli operai dell’acciaieria di Terni, sostenendo le iniziative che l’Ugl Metalmeccanici metterà in campo per evitare questa sciagurata emorragia di posti di lavoro”.
“I rappresentanti del governo coinvolti nella vertenza -sottolinea il leader Ugl- dovrebbero darsi subito da fare per invertire una tendenza, quella ai licenziamenti, di cui il Paese ma soprattutto l’industria non hanno alcun bisogno, visto che, a quanto si desume dalle dichiarazioni, assai meno dagli atti, obiettivo dell’esecutivo Renzi sarebbe quello di fare crescita e sviluppo”. “Un altro atto indispensabile sarebbe avviare una vera politica industriale per dare una prospettiva non solamente a Terni ma a tutto il tessuto produttivo e industriale dell’Italia” conclude Mancini.