AREZZO – Nell’ambito del ciclo di “arezzolegge”, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia e la Biblioteca Città di Arezzo”, il 23 febbraio, al Teatro Bicchieraia alle 17, il grande storico inglese Paul Ginsborg, già professore a Cambridge, curatore di molti studi sulla storia italiana, compresa quella attuale, e oggi docente alla Facoltà di Lettere di Firenze presenta il suo ultimo libro dal titolo: La democrazia che non c’è, Edizioni Einaudi. Interverranno il professor Paolo Bagnoli e l’assessore alla partecipazione Aurora Rossi. Il saggio di Ginsborg trae spunto da un dialogo immaginario tra Karl Marx e John Stuart Mill, due grandi pensatori del passato, più o meno coevi, a cavallo tra la prima e la seconda metà dell’Ottocento, tramite il quale l’autore proietta le sue riflessioni sul presente e il futuro della democrazia, in particolare su come restituirle nuova linfa.
La fase storica attuale è apparentemente la migliore mai vissuta da questa forma di governo: la vittoria sul comunismo neanche due decenni fa e il suo tentativo addirittura di “esportazione” da parte di alcuni Stati. Eppure, non è così, anzi questo sembra invece il momento buono per tentare di dare un’accelerata e creare una “nuova” democrazia, in direzione della partecipazione non solo nell’ambito politico tradizionale ma anche in quello economico: Ginsborg cita il bilancio partecipato di Porto Alegre in Brasile che potrebbe costituire una sorta di esperienza pilota per fare uscire la democrazia dal “palazzo” ed entrare nella cultura della gente.