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Trasporto pubblico, sindacati “rischio occupazionale”. Ad Arezzo: “servono più controlli sui passeggeri”

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Trasporto pubblico, sindacati “rischio occupazionale”. Ad Arezzo: “servono più controlli sui passeggeri”

“Da molti di voi ci arrivano sempre più segnalazioni che le aziende stanno effettuando e riprogrammando un servizio ancora insufficiente a sostenere il carico di utenti che vorrebbe accedervi; allo stesso tempo i lavoratori che non trovano occupazione sono un numero sempre troppo alto, come vi abbiamo già comunicato dopo l’incontro con la Regione Toscana del 6 maggio.

Ad oggi dalla Regione Toscana non abbiamo risposta rispetto alla nostra richiesta di aumentare il servizio per far fronte alle due esigenze sopra richiamate.

L’iniziativa aziendale non può essere solo quella di aumentare la capienza dei mezzi, in modo tale da programmare minor servizio. Ad oggi abbiamo pochissimi casi in cui i lavoratori vengono richiamati a lavoro per svolgere anche quelle attività di controllo dei flussi previste dall’ordinanza 47 della RT – scrivono le rappresentanze regionali del Trasporto publico di Cgil, Cisl e UIL.

Questa condizione non può durare ancora a lungo; oltre a squalificare il servizio, si rischia la tenuta occupazionale dell’intero settore del TPL in Toscana, considerando che la condizione attuale resterà tale almeno fino a settembre quando dovrebbero riprendere le scuole.
Le norme fino ad oggi approvate vanno nella direzione della tenuta occupazionale ed economica dell’intero settore. È ora che le misure contenute nell’art.92 del “Cura Italia” siano attuate.
Pertanto crediamo opportuno mettere in campo queste iniziative:

A LIVELLO LOCALE: In ogni azienda chiedere la programmazione del servizio “No Scuola Invernale “ senza riduzioni e l’utilizzo dei lavoratori ad oggi non occupati anche a supporto delle attività di filtro dei passeggeri, pure con il coinvolgimento degli enti locali. In caso di mancato confronto in tempi rapidi, o laddove tale richiesta fosse già stata inoltrata e disattesa dovranno essere aperte le Procedure di Raffreddamento, secondo le esigenze locali.

A LIVELLO REGIONALE:
• Invio di Piattaforma rivendicativa per il 100% della retribuzione durante le giornate di Fondo.
• Richiesta del pagamento dei corrispettivi così come preventivati dalla Regione Toscana nel bi- lancio 2020, e del numero corretto di passeggeri ammessi a bordo dei mezzi, univoco per tutta la Regione, da parte degli istituti preposti al controllo della salute e sicurezza dei cittadini.
• Necessità di una precisa e univoca indicazione rispetto al controllo preventivo della temperatura agli autisti.
• Conferenza stampa Regionale e in ogni Provincia sui temi sopra esposti”.

E su Arezzo? Un rappresentante sindacale spiega: “servono più controlli su chi sale a bordo nelle fermate principali come Stazione o via Roma”.