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Lunedì 18 maggio riaprono anche parrucchieri ed estetiste

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Lunedì 18 maggio riaprono anche parrucchieri ed estetiste

“Siamo soddisfatti che la nostra richiesta sia stata accolta – dicono i portavoce estetica e acconciatori CNA Arezzo, Roberta Pagni e Claudio Barolo – del resto i protocolli di igiene e sicurezza verso gli operatori e verso i clienti sono applicati da tempo nei nostri centri”.

Lunedì 18 maggio parrucchieri ed estetiste possono riprendere l’attività. La riapertura è già stata annunciata dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in attesa della pubblicazione dell’ordinanza.

“Siamo soddisfatti che la nostra richiesta sia stata accolta – dicono i Portavoce Estetica e Acconciatori di CNA Arezzo, Roberta Pagni e Claudio Barolo – Del resto i protocolli di igiene e sicurezza verso gli operatori e verso i clienti sono applicati da tempo nei nostri centri e quello adottato sia a livello nazionale che quanto concordato con la Regione Toscana in questa settimana non rappresenta un limite alla nostra riapertura”. In Toscana, infatti, i protocolli di sterilizzazione delle attrezzature, di sanificazione delle postazioni di lavoro tra un
cliente e l’altro e di sanificazione giornaliera e settimanale degli ambienti di lavoro sono obbligatori per legge da oltre dieci anni.

“Possiamo quindi garantire – assicurano Pagni e Barolo – la massima applicazione dei requisiti di sicurezza e contenimento del Covid-19”.

E aggiungono: “Aspettare ancora per riaprire le nostre attività sarebbe stata una sciagura: le
nostre imprese sono ormai allo stremo delle forze”.

Stiamo parlando di un settore che, con 135mila imprese e oltre 260mila addetti, partecipa in maniera determinante all’economia italiana, oltre a essere essenziale per garantire il benessere della popolazione.

“In questa fase di riapertura – concludono i Portavoce Estetica e Acconciatori di CNA Arezzo – saranno molto importanti da un lato la collaborazione delle amministrazioni comunali che dovranno concedere una maggiore libertà di orario, dall’altro una più ampia disponibilità da parte di dipendenti e collaboratori delle imprese a orari di lavoro diversificati su un arco temporale più ampio e sulla base delle esigenze organizzative delle imprese”.