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Play Campus: i luoghi della cultura giovanile

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Play Campus: i luoghi della cultura giovanile

AREZZO – “L’università delle Arti” di Play Arezzo Art Festival: si chiama Play Campus e prende il via il 2 gennaio.
“Quest’anno ci prepariamo ad attivare un progetto che rappresenta lo spirito di Play Arezzo Art Festival – ricorda l’assessore Lucia de Robertis. Non solo eventi e iniziative finali ma un percorso con i giovani e le associazioni del territorio per fare cultura attraverso tutte le arti: musica, teatro, media art e letteratura. E’ un’iniziativa articolata, non un tradizionale concorso per giovani artisti ma un’idea più completa di percorso di formazione attraverso fasi di selezione, lavoro con professionisti del settore e lavoro d’insieme a conclusione del progetto. Abbiamo convocato 80 associazioni e verificato con loro la disponibilità a partecipare e sono molte quelle che hanno voluto investire in questo progetto”.
E anche la Provincia afferma, per voce dell’assessore Alessandra Dori che “è un progetto innovativo e interessante che ricorda il “fare” e l’agire insito nel titolo Play. L’arte non ha confini, i giovani si muovono, i talenti si coltivano e questa è una buona occasione per un momento di formazione con persone di alta professionalità nei vari settori a partire dalla scuole e dal lavoro che faremo con tutte quelle del territorio provinciale con la sezione School of Rock”.
Quattro le sezioni di Play Campus: musica, teatro, media art e letteratura a cui di aggiungono Fringe, Rock Guru e Covered, corso di scrittura e School of Rock.
Giovanni Tafuro, uno dei Direttori artistici: “Fringe apre le porte all’Europa ed è una finestra in un mondo gigantesco di artisti on-line che potranno presentare il loro lavoro semplicemente attraverso Internet. Rock Guru e Covered consentirà invece ai giovani talenti di produrre un disco e distribuire uno spettacolo attraverso l’esperienza e i contatti con tutor professionisti della musica: Covered sarà un grande tributo in musica al tema del festival “Il Cielo” ed un ricordo di Domenico Modugno, a 50 anni dall’incisione di “Nel blù dipinto di blù”. Per quanto riguarda la scrittura, un testo che verrà realizzato a più mani e che sarà poi messo in scena in una produzione teatrale curata da Andrea Biagiotti con la regia di Alvaro Piccardi. E per le scuole “School of Rock”, un programma di incontri condotti da Ernesto De Pascale con le scuole della provincia di Arezzo che avranno per tema il linguaggio e l’estetica del genere musicale più famoso del mondo”.
Hanno partecipato alla presentazione del progetto alcune delle associazioni che vi faranno parte e sulle quali, conclude Lucia De Robertis “contiamo molto per la realizzazione di questo progetto e, dopo l’esperienza dello scorso anno, siamo certi che raggiungeremo insieme l’obiettivo che ci siamo proposti”.