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Egregio signor Prefetto…

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Egregio signor Prefetto…

Egregio signor Prefetto,
Le scriviamo per esprimere la nostra preoccupazione per le reazioni politiche e la campagna mediatica seguite all'aggressione e all'uccisione di una donna a Tor di Quinto, a Roma. Non e' in discussione l'estrema gravità di quel fatto: la sua violenza, la sua efferatezza, la sua ferocia gratuita. Né è in discussione la necessità di assicurare alla giustizia il colpevole, e di punirlo severamente secondo le procedure della legge. Ciò che preoccupa, e che ci spinge a scriverLe, è il fatto che la legittima esigenza di giustizia sia stata completamente occultata da una campagna contro i cittadini rumeni: un tema, questo, che ha ben poco a che vedere con la vicenda di Tor di Quinto.

Con un gioco di prestigio mediatico, infatti, la politica e i media hanno trasformato un singolo caso di violenza in un atto di accusa contro tutti i rumeni, e in particolare contro i più poveri ed emarginati, mentre si sono moltiplicate le dichiarazioni di sapore razzista e discriminatorio. Siamo particolarmente amareggiati dalle affermazioni di Walter Veltroni, secondo il quale "prima dell'ingresso della Romania nell'Ue, Roma era la citta' piu' sicura, dunque i rumeni rappresentano un problema specifico" e dalle dichiarazioni di analogo tenore rese da Gianfranco Fini, che ha chiesto di "demolire tutte le baraccopoli". Come membri del Parlamento desideriamo ricordare innanzi tutto che nessun rappresentante di un paese dell'Unione Europea può identificare un altro paese membro come fattore di criminalità.

Ci preoccupa altresì la scelta, compiuta dal Governo sull'onda dell'emergenza, di trasformare parte del pacchetto sicurezza in decreto legge immediatamente esecutivo. Le nuove norme – peraltro di dubbia efficacia pratica – lanciano un segnale di criminalizzazione di intere comunità, destinato a ripercuotersi nei territori: le azioni di violenza etnico-razziale, come quelle avvenute ad Opera, ne escono legittimate e rafforzate.

Siamo preoccupati anche per le conseguenze che tutto cio' potrebbe avere nella nostra Regione. Numerose forze sociali si sono attivate per garantire diritti, contrastare le discriminazioni, fornire assistenza e migliorare le condizioni di vita di questi gruppi: si sono mosse associazioni di volontariato, realta' del mondo laico e religioso, insegnanti delle scuole, medici, circoli di quartiere e semplici cittadini. A volte, questa mobilitazione ha saputo incontrarsi con gli enti locali, costruendo – per alcune famiglie – positivi percorsi di inserimento abitativo e sociale: si tratta di sperimentazioni importanti, che prefigurano un modello diverso di governo del territorio, fondato sulla mediazione sociale e sulla tutela dei diritti, piuttosto che sull'emergenza e sull'ordine pubblico.

Non vorremmo, ora, che la campagna nazionale contro "rumeni" e "baraccopoli" diventasse lo spunto per un'inversione di tendenza anche nel nostro territorio. Non vorremmo che si tornasse alla logica degli sgomberi, alle operazioni di allontanamento, alla ulteriore marginalizzazione di questi gruppi in luoghi sempre più lontani e inospitali.

Per questo motivo ribadiamo nostra grande preoccupazione per l'attuazione del "decreto espulsioni" e Le chiediamo di non procedere, nel territorio di Sua competenza, ad espulsioni indiscriminate ed arbitrarie. Le chiediamo, inoltre, di affrontare la questione degli insediamenti dei cittadini rumeni a partire dei diritti umani e civili di coloro che vi abitano, nel pieno rispetto della Costituzione e delle convenzioni internazionali vigenti.

Novembre 2007

Mercedes Frias, deputata RC-SE
Tana De Zulueta, deputata Verdi
Marisa Nicchi, deputata SD
Giovanni Bellini, senatore SD
Monica Sgherri, consigliera regionale PRC
Alessia Petraglia, consigliera regionale SD
Mario Lupi, consigliere regionale Verdi
Luciano Ghelli, consigliere regionale PdCI

ADESIONI ARETINE

Stefano Mencucci, segretario provinciale PRC Arezzo
Francesco Romizi, membro della Presidenza ARCI Arezzo
Fabio Monaci, Presidente Commissione Consiliare immigrazione Comune Montevarchi
Marco Bianchi, Consigliere PRC comune Arezzo
Mirco Meozzi, Consigliere PRC provincia Arezzo
Marco Paolucci Capogruppo Rifondazione Comunista-Sinistra europea al Comune di Arezzo
Andrea Gnaldi, Consigliere PRC comune Anghiari
Stefano Brocchi, Arezzo
Marco Gallorini, Arezzo
Fausto Tenti, Assessore comune di Pergine Valdarno
Aurora Rossi, Assessore comune di Arezzo
Scortecci Sergio, Capogruppo Democrazia Partecipativa Comune Civitella
Massimo Amorini, consigliere di circoscrizione Rigutino
Broncolo Silvia, Capogruppo PRC consiglio comunale Cortona
Sergio Fucini, Consigliere PRC consiglio comunale Cortona
Elda Marchetti, Montevarchi
Giorgio Malentacchi, Capogruppo PRC Consiglio provinciale Arezzo
Gabriella Cecchi, Assessore Provincia Arezzo
Enrico Fiori, Acli Arezzo
Gabriele Gatti, Consilio di amministrazione Biblioteca città di Arezzo
Luisa Serritella, Assessore comune di Subbiano
Stefano Buti, Arezzo
Marco Tulli, Capogruppo Verdi Comune Arezzo
Annalisa Puleo, Vicepresidente Arci Arezzo
Angelo Maria Cardone, Assessore Provincia Arezzo
Ida Nocentini, Cortona
Rossella Rispoli
Daniele Peruzzi Capogruppo Rifondazione Comunista Sinistra Europea Circoscrizione Giotto
Loreno Martini segretario PdCI Sezione di Arezzo
Daniele Simonelli, Segretario PRC circolo Cortona
Daniele Monacchini, Assessore comune di Cortona
Alessandra Pedone, Portavoce Verdi Federazione Arezzo
Barbara Pecchioli, Consigliera PRC comune di Lucignano
Donato Marmorini Arezzo
Giancarlo Cateni, segretario provinciale PdCI Arezzo