Home Cultura e Eventi Cultura Arezzofestival, quando il dialogo parte dal teatro

Arezzofestival, quando il dialogo parte dal teatro

0
Arezzofestival, quando il dialogo parte dal teatro

AREZZO – Dal 13 al 18 giugno si rinnova l’appuntamento con ArezzoFestival, giunto alla sesta edizione, con spettacoli teatrali, laboratori e performances. Protagonisti dell’evento, organizzato da Nausika – Scuola di Narrazioni e Accademia dell’Arte in collaborazione e con il contributo di Comune di Arezzo, Fraternita dei Laici, Apt e sezione soci Coop di Arezzo, sono il teatro universitario, le accademie e le scuole di teatro dall’Europa e dagli Stati Uniti. Appuntamenti ogni sera presso l’anfiteatro romano.
“Una manifestazione – ha dichiarato l’assessore alla cultura del Comune di Arezzo, Camillo Brezzi – che in questi 6 anni ho visto crescere e che coniuga la qualità della proposta artistica con il dialogo e il confronto tra esperienze culturali e sociali diverse. Lo scopo è promuovere Arezzo e il suo territorio come punto di incontro e di scambio tra culture e tradizioni europee e internazionali e metterla al centro dell’interesse del mondo universitario. Stiamo riscontrando a tal proposito un’attenzione crescente proprio di varie università che scelgono Arezzo come luogo di scambio e formazione”.
“Spostare gli spettacoli da Villa Godiola all’anfiteatro – ha sottolineato Federico Batini, direttore di Nausika – significa permettere alla città di conoscere più a fondo un festival che ha il merito di proiettare la nostra città in una dimensione internazionale. Già quattro atenei di prestigio lo inseriscono, tra l’altro, nel loro programma accademico. La scelta di scendere da San Fabiano al cuore del centro storico, consentirà agli aretini di respirare l’atmosfera bellissima che c’è tutto l’anno a Villa Godiola e di assistere a spettacoli che, altrimenti, potrebbero vedere solo girando il mondo o al limite, come luogo più prossimo a noi, andando a Edimburgo. L’auspicio è che dal prossimo anno, nel programma e nello spirito del festival, si riesca a coinvolgere anche le università italiane”.
“Vi è da parte del Comune di Arezzo – ha aggiunto il Sindaco, Giuseppe Fanfani – un interesse all’espandersi dell’iniziativa. Perciò garantiremo in futuro la piena collaborazione. Esperienze di questo tipo creano le condizioni perché gli stranieri, specie gli studenti, vengano ad Arezzo sempre più numerosi e volentieri. Anche l’amministrazione ha i suoi progetti che vanno in questa direzione. Su di essi stiamo già lavorando, non fosse altro che per rendere omaggio ai nostri geni, come ad esempio Guido Monaco per il quale ci piacerebbe dare vita a un polo della musica e delle arti”.
Gli ospiti della sesta edizione di ArezzoFestival sono: dagli Stati Uniti, la University of the Arts di Philadelphia, la University of California at Irvine e il professore Scott Ripley, Assistant Professor della University of North Carolina. Dall’Europa, il Trinity College, Centro Samuel Beckett di Dublino, la Berliner Schule für Schauspiel di Berlino, l’Academy for Drama and Film di Budapest, la Scuola di Teatro Dimitri di Verscio dalla Svizzera e lo Studio Théâtre de Montreuil dalla prestigiosa Académie Internationale des Arts du Spectacle di Parigi.
In programma, oltre agli spettacoli, un laboratorio e un workshop. Eli Simon, direttore artistico della California Commedia Troupe e professore di recitazione all’University of California-Irvine, terrà un laboratorio che affronta la vera essenza di ogni persona attraverso la figura del clown intitolato proprio “Clown workshop”.
Paul Keenan, docente di recitazione professionale al Trinity College di Dublino, sarà invece il docente del workshop “Voce per Attori”. Un seminario introduttivo che aiuterà l’attore a incrementare i propri mezzi fisici, mentali ed emozionali con l’obiettivo di “risvegliare” in senso fisico la voce, in direzione del suono puro, con l’utilizzo di esercizi corporei e canto corale. Al laboratorio e al workshop, che si terranno nei giorni del Festival tra Villa Godolia e anfiteatro, è possibile iscriversi contattando Nausika – Scuola di Narrazioni ([email protected] – 0575/380468 e www.narrazioni.it)
“Gli aretini – ha concluso Gianni Bruschi, direttore artistico del festival – hanno l’occasione unica, partecipando ai due laboratori ai quali possono iscriversi gratuitamente, di formarsi assieme a docenti di levatura internazionale e a giovani provenienti da altre culture. Tra l’altro, hanno già aderito molti artisti delle compagnie inserite nel cartellone. Saranno, dunque, appuntamenti all’insegna della proficua contaminazione reciproca”.