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Cresce il numero dei bar con i prezzi da amico

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Cresce il numero dei bar con i prezzi da amico

Già oltre duecento le adesioni dei locali che si impegnano a bloccare i listini e a proporre sconti, tessere fedeltà per favorire i clienti. Ma la lista dei locali continua ad allungarsi. Il presidente dei pubblici esercizi Mearini: “non si tratta solo di far leva sul prezzo, ma di sperimentare novità per rilanciare i consumi e agevolare i nostri clienti”

Non solo listini bloccati almeno fino alla fine di febbraio 2009, ma anche sconti, omaggi, tessere fedeltà e altre promozioni per venire incontro ai consumatori: sono queste le iniziative messe in campo da oltre 200 baristi di tutta la provincia di Arezzo su suggerimento della Federazione Italiana Pubblici Esercizi Fipe-Confcommercio. Un tentativo di bloccare il caro-vita e arginare la crisi dei consumi. “Vogliamo impedire che i timori scatenati dalla crisi spingano la gente a rinunciare addirittura al piacere di un caffè o della colazione consumata al bar – dice il presidente provinciale dei pubblici esercizi Lucio Mearini – per questo abbiamo proposto a livello locale la campagna nazionale “Un prezzo da amico”.

“Per ora la campagna è attiva in oltre duecento locali della provincia, ma le domande di adesione continuano a pervenirci e contiamo di fare l’en plein entro la fine dell’anno”. La punta massima delle adesioni è ovviamente nel capoluogo, dove sono già ottanta i bar a fare “prezzi da amico”; si passa poi nella classifica della vallate a Valdichiana e Casentino, a pari merito con oltre 70 aderenti, il Valdarno e infine la Valtiberina. “I locali sono riconoscibili dalla apposita vetrofania – spiega Mearini – l’elenco, in continuo aggiornamento, è comunque consultabile sul sito www.confcommercio.ar.it”.

Oltre al “semplice” blocco dei prezzi, i baristi aretini hanno lanciato varie iniziative promozionali: pacchetti tutto compreso per la colazione o lo spuntino, dal più classico cappuccino e pasta all’hot dog con la birra; sconti sulle consumazioni; abbonamenti con omaggio compreso; happy hour in vari momenti della giornata, dalla colazione del mattino all’aperitivo di inizio serata. “Sono iniziative lasciate alla fantasia e alla libertà di ogni operatore – sottolinea Lucio Mearini – importanti anche per promuovere il proprio locale e fidelizzare la clientela. Non si tratta infatti solo di fare leva sul prezzo, ma di sperimentare qualche novità per rilanciare i consumi”.

Su una cosa tutti gli operatori sono d’accordo: “siamo stanchi di essere additati dall’opinione pubblica ogni volta che si parla di aumento ingiustificato dei prezzi – dice il presidente della Fipe aretina – in fondo, condividiamo con i nostri clienti questo momento di difficoltà. Era quindi il momento giusto per dimostrare il nostro impegno contenendo i prezzi”. Sarà anche un modo per tenere sotto controllo i prezzi alla fonte: “abbiamo chiesto agli operatori di segnalare eventuali aumenti applicati dai fornitori, per verificarne la congruità”.

“La recessione a cui si sta avviando tutto il mondo – prosegue – impone una riflessione e un contributo da parte di tutti, esercenti compresi. È evidente che questa iniziativa non basterà da sola a risollevare le sorti dell’economia, ma servirà almeno ad offrire un po’ di serenità ai consumatori”. In questo contesto, Fipe ha chiesto il sostegno delle associazioni dei consumatori, affinché possano contribuire a far conoscere ai cittadini quali sono i bar dove sarà possibile risparmiare.