AREZZO – Dichiarazione dei Comunisti Italiani, sezione di Montevarchi: «Ci eravamo forse illusi che con l’approvazione del Testo Unico, poi diventato legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, approvato a fine legislatura all’unanimità quindi anche con il contributo dell’allora opposizione, qualcosa si stesse muovendo in senso positivo.

C’eravamo purtroppo illusi! Si continua a morire sui luoghi di lavoro,con una frequenza giornaliera che ci relega, nei paesi europei più evoluti, in testa in cima a questa triste classifica.
A nostro modesto parere la legge, pur essendo completa, è forse enfatizzata dai politici stessi e si comprende dalle loro dichiarazioni pubbliche riguardanti solo l’aspetto dei controlli, pur importantissimi, però nettamente insufficienti e riduttivi. Dobbiamo invece stimolare la commissione nazionale d’esperti, che comprende tutti i soggetti in gioco, a produrre documenti e linee guida che vadano finalmente nella sola direzione giusta che è una sola. QUELLA DELLA PREVENZIONE, CHE SI OTTIENE SOLO CON LA FORMAZIONE E CON L’ INFORMAZIONE. LA SCUOLA A TUTTI I LIVELLI DEVE INIZIARE DEI CORSI AGLI STUDENTI SUI PROBLEMI DELLA SICUREZZA,CREANDO COSI’ QUELLA CULTURA CHE ANCORA MANCA .INOLTRE I PRIMI AD ESSERE FORMATI DEVONO ESSERE GLI STESSI DIPENDENTI, SIANO ESSI PRIVATI CHE PUBBLICI, OLTRE TUTTO LA LEGISLAZIONE PREVEDE PER LE AZIENDE CHE FANNO CORSI DI DI FORMAZIONE AL PROPRIO PERSONALE IL DETASSAMENTO DEI COSTI DI FORMAZIONE.
Terminiamo affermando che la legge esiste, ma molti politici, di entrambi gli schieramenti, hanno in questo specifico settore, le idee confuse. In ultima analisi, ed è la più importante di tutte, dobbiamo lottare per l’eliminazione del lavoro nero e delle cosche criminali: che, utilizzando soprattutto i clandestini, lo alimentano. A questi criminali, che assoldano per pochi spiccioli lavoratori a nero, non interessa né la sicurezza, né tantomeno la vita delle persone.»

Articlolo scritto da: Comunisti Italiani – Montevarchi