ROMA – "Stiamo gestendo 65 mila sfollati", ma "circa 20 mila persone non torneranno a casa per problemi di agibilita'". Lo ha spiegato il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso in un'intervista al Tg 1.

I 65 mila sfollati, ha detto ancora Bertolaso, sono "nelle tendopoli e in tutti gli alberghi sulla costa. E' un lavoro impressionante, molto complicato, tra poco avremo uno standard accettabile di accoglienza per tutti. Stiamo cercando anche di capire quanti di questi sono andati fuori casa perche' le case non sono piu' utilizzabili, non sono agibili e sono addirittura distrutte e quanti invece sono fuori casa perche' hanno paura delle continue scosse di terremoto e invece di dormire in macchina dormono in tenda".

"Riteniamo che circa 20 mila persone non torneranno a casa per problemi di agibilita', queste 20 mila persone saranno quelle che noi dovremo curare, gestire, tutelare nel corso dei prossimi mesi. Gli altri invece torneranno a casa quando vogliono, quando lo sciame sismico si sara' interrotto. A quel punto -ha concluso Bertolaso- ci concentreremo su quei 20 mila ai quali dovremo dare un'accoglienza decente entro la fine dell'estate".

Sulla riapertura di alcune scuole, domani, nelle zone colpite dal terremoto, il Capo della Protezione civile parla di "apertura parziale": "Le scuole riaprono laddove sono state dichiarate agibili o nei campi in cui abbiamo creato delle tende appositamente per l'uso degli studenti – ha aggiunto – Ovviamente non riaprono nel centro dell'Aquila o in altri comuni in cui non sono agibili o dove dobbiamo fare verifiche".

Articlolo scritto da: Adnkronos