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Ferrovie dello Stato, 900 nuove assunzioni e macchinista unico

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Ferrovie dello Stato, 900 nuove assunzioni e macchinista unico

ROMA – ''Finalmente si e' sbloccato un lungo periodo di paralisi delle relazioni industriali nel Gruppo Fs e delineato un percorso che deve ripristinare le condizioni per un'intensa ed efficace contrattazione aziendale sui processi riorganizzativi determinati anche dalla notevole innovazione tecnologica che sta interessando il sistema ferroviario italiano''. E' il commento del segretario nazionale della Filt Cgil, Alessandro Rocchi, in merito all''accordo programmatico per il rilancio competitivo del Gruppo Fs', firmato la notte scorsa tra azienda e Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti e Fast. "Con tale accordo – evidenzia il sindacalista in una nota – si definiscono le prime importantissime risposte ai problemi del cuore industriale di Fs, rappresentato dalle manutenzioni dei rotabili e delle infrastrutture, con l'avvio di un imponente processo triennale di reinternalizzazione di attivita', sostenuto da un piano per effetto del quale si stimano per il solo 2009, almeno 900 assunzioni''.

''Dal 14 giugno – spiega Rocchi – e' previsto l'avvio di una prima fase di riorganizzazione degli equipaggi treno nel trasporto regionale e in quello di media-lunga percorrenza, cui si prevede faccia seguito, a breve, un'ulteriore possibile estensione al trasporto merci. Tale prima fase – prosegue il rappresentante della Filt – prevede su treni passeggeri attrezzati con le nuove apparecchiature di sicurezza recentemente installate a bordo e a terra anche la progressiva introduzione in Italia del cosiddetto agente solo di condotta che rappresenta per il lavoro dei macchinisti una svolta epocale. Svolta che l'intesa attiva con l'indispensabile gradualita' e dopo la completa certificazione, da parte degli organismi preposti, delle necessarie dotazioni tecnologiche''.

Secondo il sindacalista della Filt ''l'accordo predispone davvero le condizioni per il rilancio competitivo del Gruppo Fs e conferma la volonta' del sindacato di contrattare e governare i processi riorganizzativi e di innovazione del lavoro ferroviario. Una volonta' – sottolinea infine Rocchi – che pero', non trova, tuttora, adeguato riscontro nelle scelte del governo in tema di politiche di sostegno del trasporto ferroviario e di regolazione del processo di liberalizzazione in atto nel settore, invece indispensabili, soprattutto in questa pesante e prolungata recessione economica, per il rilancio e lo sviluppo della modalita' ferroviaria nel Mezzogiorno, nella mobilita' locale, nel trasporto delle merci e nell'offerta di qualita' del trasporto passeggeri''.

Dello stesso avviso il segretario generale aggiunto della Fit/Cisl Giovanni Luciano. "Si tratta di una intesa molto importante, arrivata dopo un lungo negoziato, che consentira' alle ferrovie – osserva – di perseguire quella politica di sviluppo sempre vigorosamente sostenuta dal sindacato".

"L'accordo – precisa Luciano – consente l'avvio di un nuovo modulo di equipaggio per le divisioni passeggeri del gruppo Fs e produrra' effetti tanto sui collegamenti ad alta velocita', quanto su gli altri tipi di servizio viaggiatori. Valutiamo molto positivamente questa sofferta intesa, che apre la fase del rinnovo contrattuale, coerentemente con quanto previsto dal protocollo d'intesa firmato il 14 maggio scorso al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in relazione all'avvio del contratto unico della mobilita'".

"Le Fs – conclude il segretario generale aggiunto – raggiungono cosi' condizioni di produttivita' molto elevate che consentono loro di competere con successo sul mercato, in una logica di crescita diffusa di tutti i servizi, condizione necessaria per assicurare ai lavoratori prospettive positive e alla clientela qualita' e affidabilita' crescenti".

Soddisfatto anche l'amministratore delegato Mauro Moretti per il quale l'accordo siglato tra sindacati e Fs e' "un passo decisivo in direzione della riconversione industriale e del riposizionamento del gruppo sul mercato nazionale e su quello internazionale".

"E' un accordo fondato su un programma di azioni industriali ben definito e che ha visto aderire in modo unitario le maggiori organizzazioni confederali. L'accordo – sottolinea ancora – consentira' di completare la riconversione dell'impresa governando le mobilita' senza creare eccedenze ed anzi addirittura riaprendo assunzioni mirate".

Si tratta per Moretti di "un accordo storico anche per quanto riguarda gli equipaggi giacche', in conseguenza degli ingenti investimenti fatti negli ultimi anni in tecnologie di automazione per aumentare la sicurezza (le Fs sono campioni europei), si supera il tabu' del doppio agente di condotta e, con gradualita', si riforma la composizione degli equipaggi introducendo il macchinista solo".

E' un risultato che, conclude, "nell'insieme, offre spazi nuovi di efficienza e qualita' che genereranno effetti positivi per il nostro Paese sia per la qualificazione del servizio, a vantaggio del nostri clienti, sia per il consolidamento economico dell'impresa che, come noto, nel 2008 ha chiuso per la prima volta il bilancio in utile".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign