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Appalti, al via processo a Firenze

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Appalti, al via processo a Firenze

FIRENZE – Si è aperto stamattina, alle 9, a Firenze, il processo per il filone fiorentino dell'inchiesta sugli appalti per i grandi eventi. Un processo che vede imputati l'ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci, l'ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, e l'avvocato Guido Cerruti. Il quarto imputato, l'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli ha scelto il rito abbreviato, e dovrà invece comparire per la prima udienza il 21 settembre, davantri al gup di Firenze Anna Favi.
Il Tribunale del Riesame di Firenze, che non ha ammesso le riprese tv, audiovisive e fotografiche all'interno dell'aula, ha per ora respinto le istanze di scarcerazione per De Santis e Balducci, arrestati il 10 febbraio scorso. Confermate quindi le misure cautelari ribadite dal gip di Firenze Rosario Lupo con un'ordinanza del 5 maggio scorso, verso la quale i legali dei due imputati avevano fatto ricorso.
Dal canto suo l'avvocato dello Stato Massimo Giannuzzi ha formalizzato stamani in aula la costituzione in parte civile della presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture .
Sono tante in ogni caso le incognite che pesano sul processo fiorentino di stamani, determinate dalla sentenza della Cassazione del 10 giugno scorso, che stabilisce la competenza di Roma per la libertà personale degli imputati. Una decisione che suggerirebbe il trasferimento a Roma del procedimento. La questione della competenza territoriale verrà sollevata dalla difesa, ma i pm potrebbero opporsi. A quel punto, gli scenari per i giudici di Firenze potrebbero essere tre: rinviare l'udienza e attendere le motivazioni della sentenza della Cassazione; dichiararsi incompetenti e trasferire gli atti a Roma, oppure portare avanti il processo, con il rischio di vederselo annullare in futuro.
Ieri il gup di Firenze, Anna Favi, ha invece respinto un'istanza dell'avvocato Marcello Melandri, che chiedeva per il suo assistito Piscicelli la scarcerazione: l'imprenditore è detenuto a domicilio. La Procura di Roma, se non riuscirà entro il 30 giugno a pronunciarsi sulla posizione degli indagati, non potrà non impedire che per decorrenza dei termini di custodia cautelare le persone detenute vengano rimesse in libertà. Oltre a Piscicelli, Balducci e De Santis sono in carcere in Toscana, mentre Cerruti è sottoposto all'obbligo di dimora. La settimana prossima le questioni relative alle indagini sugli appalti saranno tema di un incontro tra i magistrati della Capitale e quelli di Perugia.

Articlolo scritto da: Adnkronos