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‘La Garibaldina’ nell’aula del consiglio comunale

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‘La Garibaldina’ nell’aula del consiglio comunale

AREZZO -Sarà Riccardo Nencini, assessore regionale ma anche attento studioso di storia del Risorgimento, a presentare l’ultimo libro di Genziana Ghelli, La Garibaldina (Mauro Pagliai Editore). Appuntamento lunedì 21 giugno alle ore 17.30 nella Sala del Consiglio comunale di Arezzo. Interverranno anche il Sindaco Giuseppe Fanfani, l’assessore Alessandro Giustini e la Presidente dell’Associazione Culturando 2000, Vera Franchetti Croce.
La Garibaldina è, come recita il sottotitolo, Repubblica, figlia di due padri. La storia è quella di un’eroina ribelle, rifiutata dalla madre, che ha un padre “ufficiale” e cioè il nobile Paolo Fadigati e un padre che probabilmente è quello naturale: Giuseppe Garibaldi. La storia inizia attraverso la ricerca del pronipote Gianni che affida a Nora, esperta genealogista, il compito di chiarire non solo le proprie radici ma anche di ricostruire una vera e propria saga risorgimentale. Al centro c’è la figura di Garibaldi. Paolo Fadigati è un suo fidato Maggiore che da sempre venera l’eroe. La leggenda vuole che questi chieda alla propria moglie Palmira Visioli un figlio di sangue garibaldino e si dice che Repubblica sia nata proprio da questa intricata storia d’amore tra Palmira, Paolo e lo
stesso Garibaldi. E la donna ammette: “sì, sono figlia di due padri e li ho amati entrambi. Se fossi stata un maschio avrei avuto ancor più il loro amore”. Il “mistero” coinvolge e il romanzo di Genziana Ghelli è un formidabile ‘nodo’ che unisce molti fili. E’ un romanzo e quindi ha ovvi elementi di fantasia. E’ un’accurata ricerca storica perché le basi della narrazione sono documenti e
foto che l’autrice ha non solo letto negli archivi di enti italiani e svizzeri ma che ha anche riprodotto nell’appendice al volume. Testi e immagini che testimoniano il rigore storico dell’autrice. Infine, ultimo e più particolare filo, quello autenticamente conduttore dell’opera, lo studio della genealogia.
Una chiave di scrittura che rivela la professione di Genziana Ghelli, psicologa clinica e psicoterapeuta, assistente di Victor Meyer a Londra, specializzata in terapia sistemica familiare della Scuola di Milano. Ha ideato teorie e tecniche della Terapia Sistemica Generazionale. Strumenti che ha messo a frutto anche nella sua seconda “identità” di scrittrice. La Garibaldina non è la prima eroina della quale Genziana Ghelli ricerca le radici e la storia familiare.
Prima di lei era stata la volta di Matelda nel libro Il sonno del vescovo. Ovvero Matelda: del piacere e della morte. Ai romanzi unisce i saggi, tra cui quello sulla ricerca genealogica: Ri-conoscersi. Nel rispetto degli avi.