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Fanfani: ‘Un patto per lo sviluppo di Arezzo’

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Fanfani: ‘Un patto per lo sviluppo di Arezzo’
Giuseppe Fanfani

AREZZO – “Nessuno, con le sue sole forze, è in grado di garantire una prospettiva di sviluppo ad Arezzo. E’ quindi necessario il concorso di tutti: istituzioni locali, categorie economiche, sindacati, sistema del credito. Insieme per passare dalla riflessione sulla crisi alle concrete azioni per aprire una prospettiva di sviluppo”. Così il Sindaco Giuseppe Fanfani ha presentato stamani il progetto di un “Patto per lo sviluppo di Arezzo” che sarà al centro degli Stati generali dell’economia che il Comune convocherà per la metà di maggio. “Finora – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive, Alessandro Giustini – sono stati individuati i punti di debolezza e di forza del nostro sistema economico locale. Adesso si deve aprire la fase degli interventi concreti ed ovviamente quelli che abbiano non solo la caratteristica della necessità ma che quella della possibilità. Gli Stati Generali saranno l’occasione per individuare, tutti insieme, le reali e concrete azioni per sostenere la ripresa dello sviluppo”.
Obiettivo complesso in relazione alla gravità della crisi che è stata sottolineata dal Presidente della Commissione attività produttive, Luigi Polli: “in Italia abbiamo perso 1 milione di posti di lavoro e il Pil ha avuto una flessione del 5%. La crisi ha picchiato duro anche ad Arezzo dove abbiamo 3.600 lavoratori in cassa integrazione e oltre 1.000 precari ai quali non è stato rinnovato il contratto. In questo contesto, la strategia della Giunta comunale è assolutamente condivisibile”.
E stamani il Sindaco Fanfani ha scoperto alcune delle carte che la Giunta porterà agli Stati Generali: “intendiamo fare la nostra parte ed auspichiamo che anche il sistema economico svolga la sua insostituibile e centrale azione. Noi abbiamo 60 milioni di euro d’investimenti in opere pubbliche che possono essere il volano della possibile ripresa economica. Entro quest’anno contiamo di mettere a disposizione 1 milione di metri cubi nelle aree strategiche: qui non sono sufficienti i progetti ma la reale disponibilità ad investire da parte dell’imprenditoria privata”. Il Sindaco ha poi individuato i grandi interventi che stanno a cuore all’amministrazione. “La seconda stazione sulla linea Direttissima può avere, fin d’ora, una possibile localizzazione nella zona di Frassineto, dove la lenta e la DD sono vicine poche decine di metri. Dobbiamo poi puntare sul raddoppio del raccordo autostradale che è già insufficiente oggi per gli attuali volumi di traffico e che non potrà reggere alle necessità del futuro interporto. Infine dobbiamo lavorare allo sviluppo aeroportuale di Arezzo: Molin Bianco non solo non è espandibile ma la nostre previsioni sono per un parco. Dobbiamo quindi operare, in un’ottica di collaborazione quanto meno regionale, per un nuovo scalo che sia funzionale allo sviluppo turistico ed economico di una vasta area”.