AREZZO – “Le azioni di questa amministrazione, in tema di rifiuti, sono state sempre chiare e nette. Gli obiettivi prioritari sono la diminuzione dei rifiuti e il potenziamento della raccolta differenziata. In questi quattro anni, Aisa ha non solo sistemato i conti delle precedente gestioni ma ha anche fortemente potenziato la differenziata. E questo mentre i sette anni di amministrazione di centro destra sono stati caratterizzati dall’immobilismo con il solo obiettivo, mai raggiunto, di portare l’impianto di San Zeno a dimensioni inaccettabili.
Dobbiamo aver chiaro che una quota, ovviamente la più bassa possibile, di rifiuti è destinata comunque a rimanere. Non prendendo nemmeno in considerazione l’ipotesi della discarica, non rimane che quella di un impianto correttamente dimensionato e dotato delle tecnologie più all’avanguardia, in grado di evitare l’emergenza rifiuti e di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente.
Per il Comune di Arezzo queste sono state le priorità e lo saranno anche in futuro. La discussione e la delibera del Consiglio Comunale confermano questo orientamento. Su San Zeno saranno messe in atto tutte le indagini utili a verificare l’impatto di un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti. Qualora queste avessero esito negativo, la localizzazione sarà diversa.
La gara bandita dall’Ato Toscana Sud non dice, a questo proposito, nulla di diverso o di contraddittorio rispetto a questa impostazione. Il meccanismo del non pagamento di penali in caso di localizzazione diverse non è contenuta nel bando ma sarà presente nelle procedure successive. Per ulteriore chiarezza, l’eventuale parere negativo sulla localizzazione di San Zeno, in presenza di analisi incontrovertibili, potrà esserci anche a gara conclusa.
Il Pd è impegnato sia a garantire la tutela della salute dei cittadini della zona che del complesso della comunità aretina. Il nuovo impianto eviterà il rischio, purtroppo progressivamente sempre più reale, di un’emergenza rifiuti. Le soluzioni individuate dall’Assemblea dei Sindaci rispondono ad una doppia e ineludibile necessità: difendere la salute dei cittadini (e non solo di quelle delle aree interessate ad impianti) e tutelare l’ambiente”.