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Sociale, la priorità del Comune di Arezzo

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Sociale, la priorità del Comune di Arezzo

Arezzo – Prima “uscita” del nuovo assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo. “La mia scelta è caduta su Lucia De Robertis per la stima, professionale e umana, che nutro nei suoi confronti – ha detto stamani il Sindaco Giuseppe Fanfani. Quello attuale è un periodo estremamente delicato e dobbiamo investire nel sociale tutto quello che possiamo. E infatti questo capitolo assorbe grandissima parte del nostro bilancio disponibile. Manterremo quantità e qualità dei servizi nonostante i fortissimi tagli decisi dal Governo”.
Lucia De Robertis ha evidenziato le priorità, sia di metodo che di contenuto, del suo assessorato. Tracciate sulle scia di quanto fatto in questi mesi dal Sindaco Fanfani. “Per il metodo è fondamentale puntare sulla sinergia tra tutti i soggetti, pubblici e del volontariato, per dare risposte alle fasce maggiormente a rischio della popolazione. Miriamo a mantenere e migliorare un sistema integrato che possa essere in grado di valorizzare tutte le energie disponibili”.
De Robertis ha quindi evidenziato le priorità dell’Amministrazione comunale in una fase in cui aumenta la domanda di servizi sociali e sanitari in relazione all’incremento della popolazione anziana: l’età media dei residenti è 45 anni e gli ultra 65enni sono 22.503, il 22,41% del totale. Incrementata anche la domanda di servizi sociali a causa della crisi economica: licenziamenti e cassa integrazione determinano il crollo del reddito familiare e problemi conseguenti, a cominciare dalla casa. La Caritas evidenzia addirittura l’aumento della domanda del semplice sostegno alimentare. Aumenta anche la domanda di servizi sociali, scolastici e di inclusione in relazione all’aumento degli immigrati: 11.128 cittadini e quindi il 11,18% del totale.
I principi alla base del lavoro del Comune: personalizzazione degli interventi e superamento della logica assistenziale a favore di una progettazione per l’accompagnamento verso l’autonomia; valorizzazione del ruolo della famiglia e della comunità con un approccio sussidiario; lavorare in rete con le associazioni del volontariato, i sindacati, l’intero sistema sociale locale.
In questo contesto, gli obiettivi sono quelli di gestire un sistema fortemente complesso ed in continua trasformazione secondo criteri di priorità dei bisogni; di intercettare tempestivamente le nuove emergenze; di costruire intorno ai bisogni emergenti servizi e progetti di intervento efficace.
L’assessorato opera su molti fronti. I principali sono anziani, diversamente abili, minori e famiglia.
Ecco una sintesi dei principali servizi.
Anziani. Assistenza continuativa agli anziani: mantenere le persone nel loro contesto familiare con
assistenza Domiciliare Integrata (Sad e Adi), inserimenti temporanei in RSA a sostegno della famiglia, contributi economici a sostegno delle famiglie con contratti con assistenti familiari, contributi economici a sostegno del lavoro di cura del familiare, frequenza di strutture semi-residenziali presso RSA, inserimenti temporanei presso la “Casa di Michele”.
Aiutoanziani. Il Comune di Arezzo e i sindacati pensionati dei lavoratori dipendenti ed autonomi hanno stipulato un accordo che prevede l’erogazione di un sostegno economico per permettere all’anziano di integrare il proprio reddito e far fronte alle spese di prima necessità (alimentazione, cure mediche, vestiario, pagamento utenze domestiche, affitto ecc). 210.000 euro nel 2010.
Pasti a domicilio: servizio per la fornitura di pasti caldi a domicilio per sostenere il cittadino anziano o disabile nel proprio ambiente familiare, per prevenire e rimuovere situazioni di bisogno e per evitare per quanto più possibile la sua istituzionalizzazione. In collaborazione con ASP Casa di Riposo Fossombroni e Fraternita dei Laici.
Centri Diurni Fossombroni e Malpighi; Casa di Michele, cioè alloggio collettivo per l’accoglienza temporanea di anziani che a diverso titolo necessitano, per periodi di durata determinati, di assistenza tutelare, cura sanitaria e riabilitativa al di fuori della propria abituale residenza. Il progetto è zonale.
Per i diversamente abili i principali servizi sono La Casa di Elena (Casa famiglia in grado di ospitare 8 persone disabili gestita dall’associazione di volontariato il Casolino e convenzionata con il Comune di Arezzo per 4 posti e con la Zona sociosanitaria aretina per 1 posto per l’accoglienza di emergenza); i centri diurni di socializzazione (Falciai e Villa Chianini: entrambi ospitano 20 disabili adulti con gravi difficoltà (prevalentemente di natura cognitivo-comportamentale il primo e di natura motoria il secondo), sulla base di progetti personalizzati d’intervento socio-sanitario ed assistenziale; l’assistenza domiciliare educativa
Infine per minori e famiglia abbiamo l’accoglienza residenziale, le attività di socializzazione, i servizi domiciliari e lo Spazio famiglia. E per l’inclusione sociale gli alloggi di emergenza e il servizio mensa.