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Valdarno: per i malati terminali parte il Progetto Scudo

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Valdarno: per i malati terminali parte il Progetto Scudo

AREZZO – Firmato oggi il protocollo fra Asl e Calcit Valdarno per l'avvio del servizio. Oltre170 i pazienti della vallata interessati ogni anno. Copertura nelle 24 ore giornaliere. In altre zone della provincia è già attivo da tempo e adesso partirà anche in Valdarno. E' il Progetto Scudo, un servizio che si rivolge ai malati terminali ed alle loro famiglie, con particolare riferimento a coloro che, a causa dello stato avanzato della malattia, hanno necessità di assistenza medica ed infermieristica al proprio domicilio.

Proprio questa mattina Asl e Calcit Valdarno hanno firmato il protocollo che ne sancisce l'avvio e ne regolamenta il funzionamento. "Un traguardo importante – ha affermato il direttore generale Desideri – che testimonia ancora una volta la capacità del volontariato di integrarsi e fare sistema con i servizi pubblici. Dobbiamo dare atto al Calcit Valdarno – ha proseguito il direttore – di aver dimostrato questa capacità con un raggio di azione molto ampio: nei settori della prevenzione, in quelli della cura ed oggi in quello dell'assistenza. E sempre, ha concluso Desideri, con una integrazione concreta, sostanziale e quotidiana con i nostri servizi territoriali ed ospedalieri".

Soddisfazione è stata espressa dalla signora Roberta Soldani, presidente del Calcit Valdarno, che al momento della firma ha voluto ringraziare tutti i cittadini valdarnesi che con la loro generosità hanno consentito il raggiungimento di questo ed altri importanti traguardi: dalle donazioni di apparecchiature ai reparti ospedalieri al finanziamento degli screening alla mammella, dalla realizzazione del Centro Oncologico del Valdarno alle borse di studio per specialisti oncologici, fino all'imminente apertura del cantiere per la realizzazione del reparto di radioterapia".

Il Progetto Scudo integra e rafforza l'assistenza domiciliare (ADI) già fornita dalla Usl attraverso un incremento di attività medica, infermieristica e psicologica, specialmente nelle fasce orarie più critiche, facendo si che il paziente abbia assistenza e cure adeguate, nella propria realtà familiare e territoriale, garantendogli la migliore e possibile qualità di vita.

Si stima che siano oltre 170 i malati dell'area valdarnese che ogni anno potrebbero essere interessati da questo servizio, le cui prestazioni, è bene ricordarlo, sono completamente gratuite per i pazienti e le loro famiglie.

Il servizio – la cui sede è presso l'Hospice dell'ospedale della Gruccia – viene attivato dal medico di famiglia in accordo con il medico responsabile dell'Unità di Cure Palliative della Usl e sarà attivo 24 ore su 24, compresi i festivi, seppur con articolazioni orarie diversificate tra attività programmate ed urgenti. Nel Progetto operano medici, infermieri e psicologi specificatamente formati nell'assistenza a malati terminali.