Arezzo – «Avrà la nostra adesione, e già ha avuto il nostro contributo concreto nella sua stesura, la mozione di sfiducia presentata dal Capogruppo dell’UDC Simone Palazzo nei confronti dell’Assessore Mezzetti. Sfiducia che, è bene precisare, non è diretta tanto all’Assessore Mezzetti, della quale negli anni abbiamo apprezzato la disponibilità ed il buon senso, ma quanto alle politiche del centrosinistra tutto. Mezzetti, come tutti gli assessori, risponde ad un linea complessiva della Giunta e chi merita la sfiducia in questo caso non è la singola persona, ma tutto il centrosinistra. I regolamenti sono così e indirizzano la sfiducia verso chi ha le deleghe.

Del resto, come abbiamo detto in occasione di molti Consigli provinciali, la visione miope e la sudditanza all’Ateneo senese è davvero incredibile. Una sudditanza che non ha fatto alzare la voce alla Provincia di Arezzo neppure quando Siena accumulava debiti che sarebbero ricaduti sulla testa degli aretini. A poco servono le prese di posizione eclatanti e dimostrative, ciò che serve in politica è la continuità di azioni capaci di creare sistemi stabili ed integrati. Oggi Mezzetti paga il prezzo di una politica sbagliata di cui, facendo i conti, ha responsabilità parziali perché la sudditanza verso Siena e la mancata programmazione è decennale. C’è un tempo, però, nel quale i nodi vengono al pettine ed il tempo della “resa dei conti” nel settore universitario è arrivato. Va da sé che ad oggi il sistema Arezzo è depotenziato, la facoltà di Lettere è stata salvata per miracolo, indirizzi legati al territorio non ci sono, il Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno viene sacrificato e l’unica cosa che la sinistra sa dire è che si dispiace. La Provincia di Arezzo in questi ultimi dieci anni ha investito sul Polo universitario aretino 1.800.000 euro e questi sono i risultati: siamo periferici, puniti e attaccati alla “canna del gas”. Ecco perché è ancor più vero quello che sostiene il PdL e cioè che il tracollo è sotto gli occhi di tutti, si è determinato nel tempo ed è pure stato pagato non poco. Niente di personale, niente di propagandistico, niente di carnevalesco: quella che facciamo è politica. Se poi questa politica infastidisce il centrosinistra ci dispiace, ma di certo ci dà il segnale di avere qualche ragione perché facciamo il nostro dovere. Infine: ci sono cose che non si pagano e non si comprano una di queste è la credibilità ed il peso politico che la sinistra aretina non ha né a Firenze né a Siena. Questo è il problema vero.»

Lucia Tanti Capogruppo PDL Provincia di Arezzo