Home Attualità Economia Alberghi aretini, una boccata d’ossigeno a San Silvestro

Alberghi aretini, una boccata d’ossigeno a San Silvestro

0
Alberghi aretini, una boccata d’ossigeno a San Silvestro

Sono tutti, o quasi, al completo gli alberghi aretini per la notte di San Silvestro. Almeno per quella.
Perché saranno pochissimi i turisti che approfitteranno del lungo ponte festivo che si apre in questo fine settimana per trascorrere fuori casa tre o più notti. La maggioranza limiterà il soggiorno allo stretto indispensabile per celebrare fuori casa la fine dell’anno.

Sono questi i dati salienti che emergono dall’indagine realizzata dalla Confcommercio di Arezzo sull’andamento turistico nelle strutture alberghiere negli ultimissimi giorni del 2012.

“Il soggiorno medio registrato nelle strutture cittadine è di circa due notti (1,8) almeno stando alle prenotazioni ricevute finora, con punte più lunghe solo per le strutture ubicate in campagna”, dice la responsabile dell’area turismo Laura Lodone. In qualche caso, gli hotel fuori città hanno preferito vendere soggiorni di minimo tre notti, e questo li ha penalizzati un po’ nelle prenotazioni, che al massimo hanno coperto il 75% delle camere disponibili. Ma negli ultimi giorni potrebbero ripensarci e accettare anche clienti con un soggiorno più breve, tanto per riempire la struttura.

Il tasso di occupazione più alto (fino al 98% delle camere disponibili) è appannaggio degli hotel che si sono attrezzati meglio per offrire alla clientela un Capodanno “chiavi in mano”, comprensivo non solo del pernottamento ma anche del cenone nel ristorante interno o in convenzione con un locale esterno. “È una tendenza che abbiamo verificato anche lo scorso anno”, spiega la responsabile della Confcommercio aretina, “vince il pacchetto tutto compreso, la gente che si mette in viaggio non ha voglia di ritrovarsi all’ultimo momento a cercare un posto dove fare il cenone e anzi apprezza la possibilità di avere altri servizi come l’intrattenimento musicale o una colazione particolare il primo dell’anno. Ecco perché è vincente l’albergatore che si apre alle collaborazioni di altre imprese del territorio”.

Dall’indagine di Confcommercio emergono altri dati, in linea però con il trend degli ultimi mesi: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ci sono meno gruppi e più turisti individuali, a conferma della contrazione che ha subito il turismo organizzato. “Quando il turismo è in prevalenza individuale i soggiorni sono più brevi e le prenotazioni last minute o addirittura last second”, rivela Laura Lodone. Quello della prenotazione sul filo di lana è un’abitudine ormai sempre più frequente negli ultimi due-tre anni per chi viaggia col fai-da-te: “fino all’ultimo si aspettano le offerte migliori, oppure semplicemente una previsione meteo favorevole. A quel punto si prenota”, dice Laura Lodone.

Sul fronte delle tariffe alberghiere, anche il San Silvestro 2012 registra una leggera flessione, già evidente lungo tutto il corso dell’anno. A mancare di più saranno i turisti stranieri: “saranno una percentuale infinitesima nel capoluogo, ma è sempre stato così”. Gli italiani dovrebbero comunque bastare per fare l’en plein.

In definitiva, “il Capodanno sarà finalmente una boccata d’ossigeno in un fine anno terribile per gli hotel aretini, che a fronte di una flessione notevole del fatturato soprattutto nei mesi di novembre e dicembre hanno visto un aumento elevato delle uscite, tra la stangata di Imu, le tredicesime, l’anticipo Iva e quant’altro”, sottolinea la responsabile dell’area turismo di Confcommercio .