“Rispetto la posizione coerente del consigliere Nicotra sulla questione rifiuti, tanto che anche per la diversità di vedute su questo punto ci trovammo avversari nelle elezioni alla presidenza della Provincia. Evidentemente la gente condivise il mio programma, al quale la maggioranza che mi sostiene resta, ovviamente fedele”. Con queste parole il Presidente della Provincia Roberto Vasai risponde alle dichiarazioni rilasciate ieri alla Stampa dal capogruppo di Rifondazione Fds. “Sulla questione della tutela dalla salute pubblica, poi, vorrei ricordare a Nicotra che la Provincia ha – a suo tempo – chiesto, insieme al Comune di Arezzo, di ampliare all’intera area di S.Zeno l’indagine epidemiologica condotta dalla Usl a partire dall’area circostante l’impianto Chimet. E’ evidente che se da questa indagine dovessero emergere risultanze scientifiche tali da dimostrare un rapporto di causa-effetto tra l’attività dell’inceneritore e la salute dei cittadini, il problema non sarebbe più discutere del dimensionamento, ma chiudere del tutto l’impianto. E su questo non si potrà derogare. Ciò detto, però, vorrei ricordare al consigliere Nicotra che esiste una decisione assunta dall’assemblea dei comuni, cui ha fatto seguito un bando di gara indetto dall’Ato per la gestione dei rifiuti, attualmente aperto – mi risulta che il 30/06/2012 scada il termine della presentazione delle offerte da parte dei soggetti preselezionati – nel quale sono scritte determinate cose anche in merito all’impianto di S.Zeno. E’ serio far finta che non sia così ? E’ evidente che abbiamo un problema di ritardo nella raccolta differenziata dei rifiuti, che chiama in causa tutto il sistema locale, perché siamo ancora lontani dagli obiettivi fissati a livello regionale, come del resto la gran parte della Toscana. Ma non si può continuare a raccontare alla gente che il mondo senza gli impianti previsti per lo smaltimento dei rifiuti sarà più bello, continuando a portare la gran parte dei rifiuti in discarica, o facendo finta che esistano soluzioni alternative per la gestione dei rifiuti che tutti noi produciamo. Ad oggi non è così e i cittadini di questa provincia non vogliono nel loro immediato futuro vivere il dramma dell’emergenza rifiuti.