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Trasferta romana per il Vox Cordis

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Trasferta romana per il Vox Cordis

Trasferta romana per l’Insieme Vocale Vox Cordis di Arezzo, che domenica prossima (20 gennaio) porterà in tour nella Capitale il suo festival “Diventinventi”, giunto quest’anno alla quarta edizione.

L’appuntamento principale è per le ore 18.30 presso la Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo, dove i coristi del Vox Cordis diretti dal maestro Lorenzo Donati si esibiranno in tre diverse formazioni: le voci maschili della Schola Gregoriana, quelle dell’Insieme Vocale Femminile (vincitrici nel 2011 del primo premio al concorso internazionale di Cantonigròs), infine i giovanissimi del Vox Cordis Youth Choir.

Il concerto sarà diviso in due parti: la prima dedicata interamente a celebri inni mariani, dall’Ave Maris Stella della tradizione gregoriana all’Hymn to the Virgin di Benjamin Britten, mentre la seconda parte presenterà invece una selezione di brani sacri di G. P. da Palestrina, Djeillo, Duruflè, Molfino e lo stesso Donati.

L’ensemble aretino del maestro Donati avrà una giornata particolarmente intensa: oltre ad esibirsi nel concerto del tardo pomeriggio, nella mattina sarà protagonista della Messa cantata, sempre nella Chiesa degli Artisti alle ore 12, mentre nel primo pomeriggio si esibirà a sorpresa nel cuore del centro storico di Roma, accanto alla Fontana di Trevi, in una sorta di flash mob che promette di essere coinvolgente e divertente al tempo stesso. L’obiettivo: portare in mezzo alla gente la grande musica corale di tutti i tempi.

I coristi distribuiranno infatti ai passanti testi e spartiti di alcune delle canzoni che eseguiranno, tratte dal repertorio musicale classico ma anche contemporaneo e popolare, per permettere a chiunque di cantare insieme a loro.

È proprio questo coinvolgimento attivo del pubblico il tratto più innovativo dell’edizione 2013 del festival “Diventinventi”, che si presenta non a caso con il motto “All can sing": tutti possono cantare perché la voce è lo strumento di tutti e perché il canto deve poter essere liberato. Così, attraverso l’esercizio pratico del canto, il pubblico può farsi guidare in un ascolto più consapevole e divertito, che diventa vero e proprio viaggio nel cuore della musica.