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Carrozzine, sei mesi di attesa in casi rarissimi, frutto di concomitanze non prevedibili

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Carrozzine, sei mesi di attesa in casi rarissimi, frutto di concomitanze non prevedibili

Ogni anno la Asl consegna in media da 15.000 a 17.000 ausili tra ordinari e speciali.

Tre i percorsi: quelli domiciliari per ausili di base, prescritti direttamente dal medico di famiglia, quelli da dimissioni dal ricovero ospedaliero con prescrizioni da parte del medico ospedaliero, e infine le prescrizioni per ausili speciali e personalizzati (dalle carrozzine pieghevoli e montascale e i sollevatori di varia natura). Nei primi due casi il percorso negli anni è stato perfezionato e oggi i tempi di risposta sono buoni: letti, materassi, sponde sono consegnati in un massimo di 15 giorni. A domicilio si va da una settimana a 10 giorni dopo le dimissioni dall’ospedale (e qui si sta lavorando per far anticipare il più possibile la richiesta e di conseguenza anche la consegna).  I tempi si riducono a 3 giorni in presenza di dimissioni “difficili”, e addirittura consegna immediata per le urgenze. Per le carrozzine da transito (quelle normali, senza particolari meccanismi) si va da 10 a 15 giorni dal momento della prescrizione diretta del medico di famiglia o dello specialista, 10 giorni per i deambulatori.

E’ la terza modalità di prescrizione che ha presentato dei problemi di gestione. La legge prevede che la richiesta del medico di famiglia o ospedaliero, sia validata da uno specialistica (fisiatra, ortopedico o geriatra). Dalla prescrizione alla consegna se tutto fila liscio passano dai 15 ai trenta giorni. Ma se la visita specialistica ritarda, allora possono accadere casi di pesante ritardo, anche fino a qualche mese. L’Azienda, che su questo tema è stata allertata proprio da alcuni utenti, sta lavorando a risolvere questo problema. Una sperimentazione è in corso in una zona della provincia, con la presenza dello specialista fisiatra per alcune ore a settimana presso l’ufficio protesi. Il paziente viene valutato dopo pochi giorni dalla presentazione della richiesta. E se le condizioni ci sono, in meno di 20 giorni arrivano gli ausili speciali personalizzati. La Asl sta organizzando un servizio analogo, dopo questa fase di sperimentazione, anche per Arezzo e il Valdarno, dove maggiori sono i numeri e dove sono stati registrati i casi (se pur pochissimi) di forte ritardo nella evasione della richiesta.

Da segnalare, relativamente alla gestione di questo importante settore al servizio degli utenti, che paradossalmente, quando l’ausilio è disponibile, nel 30% dei casi si deve sollecitare più volte  il ritiro da parte degli  interessati.