La decoratrice di Confartigianato ha ottenuto la qualifica dalla Camera di commercio di Arezzo
Luisa Bisaccioni, straordinaria decoratrice ed esponente di punta della Federazione Artistico di Confartigianato, è il nuovo Maestro Artigiano riconosciuto in provincia di Arezzo. La qualifica di Maestro Artigiano viene attribuita dalle Camere di commercio della Toscana agli artigiani che possano vantare una lunga esperienza professionale e che abbiano dimostrato non solo eccellenti capacità nel proprio lavoro, ma soprattutto una particolare attitudine a trasmettere alle nuove generazioni le conoscenze e le competenze del mestiere artigiano. Luisa Bisaccioni si aggiunge dunque agli altri 8 Maestri Artigiani della provincia di Arezzo.
Si tratta di Andrea Roggi, ceramista, Stefania Bracci, decoratrice e restauratrice, Alano Maffucci, orafo e virtuoso dell’arte sacra, Piero Stocchi e Lina Sposato, pastai, Mazzi Graziella, modellista per confezioni e sarta su misura, Santi del Sere, falegname e intagliatore, Aldo Cappetti, pellettiere.
Nel suo laboratorio di Pieve al Bagnoro Luisa Bisaccioni esegue splendide decorazioni di mobili e complementi di arredo. Grazie alle solide competenza maturate nell’attività di restauro ed alla straordinaria abilità manuale è in grado di dipingere su diversi materiali e supporti dal legno alla stoffa dalla pergamena alle superfici murali. Tra le opere più raffinate del suo repertorio artistico citiamo le lampade da tavolo ed i trompe l’oeil realizzati su pannelli e pareti. Per le sue creazioni Luisa Bisaccioni utilizza le stesse tecniche impiegate dai grandi maestri italiani del Rinascimento come ad esempio le tempere grasse, pigmento e caseina, pigmento e calce.
Le opere di Luisa Bisaccioni saranno utilizzate nei prossimi giorni nell’allestimento della Mostra itinerante intitolata: Il volto e la memoria. Vittoria Colonna e Michelangelo. Rare incisioni del XVI-XIX secolo” in programma a Vasto a Palazzo d’Avalos, a Roma presso il Palazzo del Collegio Romano, a Caprese Michelangelo al Museo Michelangiolesco e ad Ischia presso Palazzo d’Avalos.