– Tendenzialmente, sottolinea Pallavicini, “gli italiani che diventano musulmani lo fanno per tre motivi: il primo, il più diffuso, è quello matrimoniale: ci si innamora di una donna musulmana pensando di dover condividere con lei anche una certa sintonia spirituale e quindi si diventa musulmani senza, tuttavia, approfondire nè la pratica nè la conoscenza della religione”.
Il secondo motivo, spiega ancora Pallavicini, “è quello più spirituale, quello che ti porta a riscoprire, tramite alcune situazioni del mondo contemplativo islamico, una profondità della fede e una maggiore partecipazione comunitaria, senza mediazioni o senza scissioni tra politica, religione, privato e pubblico, cercando, quindi, di armonizzare l’insieme della vita”.
Il terzo motivo “estremamente minoritario, confonde il cambiamento di vita con il cambiamento di gabbana. Anzichè cambiare partito politico o fede calcistica -conclude- colui che si converte pensa che Islam sia la soluzione per tutti i suoi problemi psicologici o di adattamento sociale che ha vissuto fino ad allora”.