Home Cronaca 14 lavoratori “IN NERO”, di cui due minorenni, scoperti dalla Guardia di FInanza di Arezzo. Sospesa l’attività di due aziende

14 lavoratori “IN NERO”, di cui due minorenni, scoperti dalla Guardia di FInanza di Arezzo. Sospesa l’attività di due aziende

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14 lavoratori “IN NERO”, di cui due minorenni, scoperti dalla Guardia di FInanza di Arezzo. Sospesa l’attività di due aziende
gdf arezzo

Ben 14 lavoratori “in nero”, due dei quali minorenni, scoperti lo scorso fine settimana in seguito all’intensificazione dei controlli disposti dal Comando Provinciale di Arezzo in materia di sommerso d’azienda e di lavoro. Per due imprese operanti nella città di Arezzo sono state sospese le attività per violazioni alla normativa in materia di lavoro.

Durante le attività ispettive sono stati individuati due laboratori, uno di abbigliamento gestito da imprenditori di etnia cinese e l’altro, un laboratorio orafo, gestito da cittadini provenienti dal Pakistan.

Quest’ultimo si avvaleva della forza lavoro di 3 dipendenti regolarmente assunti durante le ore diurne, ma dopo le 18 giungevano presso la ditta altri operai, impiegati in nero, per la lavorazione del metallo. L’aspetto più preoccupante è che tra i lavoratori erano presenti anche due ragazzi minorenni, trovati intenti alla lavorazione dei metalli, attraverso saldatrici pericolose nell’utilizzo, senza maschere né protezioni di sorta.

Complessivamente 11 i lavoratori in nero assunti presso il laboratorio orafo e 3 presso la ditta di abbigliamento cinese.

Alla luce delle suddette risultanze, entrambi i titolari sono stati segnalati alle competenti Autorità per violazione alla normativa sul lavoro e si è proceduto, in collaborazione con personale della Direzione Territoriale del lavoro, alla notifica del Decreto di sospensione dell’attività imprenditoriale in base a quanto previsto dalla vigente normativa.

Le aziende sanzionate hanno già corrisposto somme per 2.500 euro ciascuna e ora rischiano una multa fino a 2.000 euro per ogni lavoratore impiegato irregolarmente.

L’attività del Corpo in questo comparto rientra tra quelle eseguite a tutela delle imprese che, nonostante lo sfavorevole momento congiunturale, si impegnano ad operare correttamente e vengono penalizzate dai comportamenti sleali delle aziende che impiegano personale “in nero” e/o irregolare.

Sotto il profilo erariale vi è un duplice danno, in termini di mancato versamento delle imposte e di contributi previdenziali ed assicurativi; in merito ai lavoratori, l’opera prestata, oltre a non essere in alcun modo tutelata, non contribuisce ovviamente a futuri benefici pensionistici.