Buenos Aires, 19 mag. (AdnKronos/Dpa) – “L’aggressione subita dai miei giocatori è stata una figura vergognosa a livello mondiale”. Lo ha dichiarato Marcelo Gallardo, allenatore del River Plate, riferendosi ai fatti accaduti giovedì scorso allo stadio della Bombonera durante la partita degli ottavi di finale della Copa Liberadores tra i Millionarios e il Boca Juniors. Dopo che alcuni calciatori del River furono aggrediti dai tifosi del Boca, durante l’intervallo, con bombe al peperoncino e lacrimogeni, la partita fu sospesa e la Confederazione sudamericana di calcio (Conmebol) decretò l’eliminazione degli Xeneises dalla competizione.
La rivalità tra le due squadre argentine è una delle più sentite a livello mondiale e Gallardo riconosce che sia “bello viverla, ma non a qualunque prezzo. Ho cominciato a provare vergogna per il fatto che uno degli spettacoli migliori del mondo fosse ridicolizzato da un gruppetto di idioti che credono di avere il diritto di renderlo marcio”.
Ma la Copa Libertadores continua e Gallardo guarda già alla sfida con il Cruzeiro, anche se con uno spirito diverso: “Ora dobbiamo tornare a concentrarci sulla competizione -afferma- perché lo show deve continuare. Però tutto questo mi ha disilluso e mi fa chiedere cosa io ci faccia qui, in questo calcio che sta lentamente morendo, che stanno uccidendo”. Nel frattempo è stata sospesa la chiusura dello stadio del Boca Juniors, ordinata per preservare le prove dell’accaduto, poi raccolte durante l’ispezione di venerdì.