Home Cultura e Eventi Eventi Decimo anniversario della morte di don Giussani Messa di suffragio ad Arezzo sabato 21 febbraio in Duomo

Decimo anniversario della morte di don Giussani Messa di suffragio ad Arezzo sabato 21 febbraio in Duomo

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Il 10° anniversario della morte del Servo di Dio don Luigi Giussani (22 febbraio 2005) e il 60° di Comunione e Liberazione vengono ricordati con Messe presiedute da cardinali e vescovi in Italia e nel mondo.

Anche ad Arezzo Sabato 21 Febbraio alle ore 21,15 in Cattedrale, S. E. Mons. Riccardo Fontana Arcivescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona- Sansepolcro celebrerà la S. Messa secondo questa intenzione: «Nel X anniversario della nascita al Cielo di don Giussani e nell’imminenza dell’incontro con il Santo Padre a Roma, chiediamo al Signore la grazia di vivere fino in fondo l’invito di papa Francesco a “preservare la freschezza del carisma… rinnovando sempre il primo amore… sempre sulla strada, sempre in movimento, sempre aperti alle sorprese di Dio”».

Abbiamo partecipato pochi giorni fa alla grande festa della Madonna del Conforto seguendo il nostro Arcivescovo nel testimoniare la bellezza dell’incontro con Cristo capace di dare senso al desiderio dell’uomo di oggi, così e con la stessa gratitudine, in vista dell’udienza concessa da papa Francesco a tutto il movimento il prossimo 7 marzo, vogliamo ricordare con le parole di Julian Carron la persona di don Giussani verso la quale …” cresce la gratitudine .. per il dono della sua persona, della sua testimonianza e della sua dedizione totale nell’accompagnare ciascuno di noi affinché potesse diventare sempre più maturo nella fede. È così che ci ha trascinati a Cristo, rendendoLo sempre più affascinante, fino a farLo diventare la Presenza più cara nella nostra vita. (…) Come non trascorrere questo decimo anniversario della sua morte traboccanti di gratitudine verso di lui, per averci introdotto a una pienezza del vivere che senza di lui non ci saremmo neanche sognati! Che la sequela al carisma che ci ha affascinato possa diventare in noi sempre più fedele passa attraverso la nostra sequela al Papa e ai Vescovi uniti a lui (…) per poter continuare a vivere sempre di più il carisma che ci ha afferrati, affinché si possa compiere lo scopo per cui lo Spirito lo ha suscitato in don Giussani: rendere presente in ogni periferia (…) il fascino di Cristo, la Sua attrattiva unica, attraverso la materialità della nostra esistenza”.